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Come cambierà davvero il codice della strada: le nuove regole per ciclisti e automobilisti

La commissione Trasporti della Camera sta esaminando le proposte di modifica al codice della strada. La riforma, voluta dal Movimento 5 Stelle, verrà condivisa con la Lega ma non includerà tutti i punti di cui si sta discutando in questi giorni. Emanuele Scagliusi, capogruppo M5s in commissione, spiega in un’intervista a Fanpage.it come cambierà davvero il codice della strada.
A cura di Stefano Rizzuti
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Un accordo definitivo ancora non c’è. Ma Movimento 5 Stelle e Lega sono pronti a varare il nuovo codice della strada, con importanti modifiche che riguardano automobilisti, ciclisti e tutti gli utenti delle strade italiane. La commissione Trasporti della Camera sta discutendo i testi presentati da tutte le forze politiche e, dopo le audizioni che si stanno svolgendo in questi giorni, arriverà all’adozione di un testo base condiviso, probabilmente all’inizio di marzo. Su alcuni punti c’è già un accordo nelle forze di maggioranze, mentre su altri – a partire dalle bici contromano – l’intesa è lontana e potrebbero quindi sparire dal testo base. A spiegare come stanno le cose, in un’intervista a Fanpage.it, è il capogruppo del M5s in commissione Trasporti, Emanuele Scagliusi, che è peraltro il primo firmatario della principale proposta di legge in materia. “L’idea alla base di questa riforma – spiega Scagliusi – è quella di concentrarsi su alcuni parti per migliorare la sicurezza in generale e soprattutto per alcune categorie”. Una riforma che “nasce dal fatto che sono cambiate alcune cose, ci sono nuove esigenze. A livello organico il codice della strada andrebbe rivisto, adesso interveniamo sulle urgenze, per migliorare la sicurezza e la qualità della vita degli utenti”.

Le nuove regole per i ciclisti

Una delle categorie più toccate dalle nuove regole è quella dei ciclisti. Il deputato del M5s sottolinea come la riforma del codice della strada intervenga soprattutto sulle “categorie deboli”: “Permettiamo di utilizzare le corsie dei bus, il che serve a garantire una maggiore mobilità, soprattutto nelle città in cui mancano gli spazi. Il regolamento, comunque, verrà sempre stabilito dai sindaci. Viene affidata ai sindaci anche la possibilità di regolamentare i parcheggi”. Altro elemento che sarà sicuramente contenuto nel testo base è quello delle case avanzate, ovvero gli spazi per i ciclisti, davanti ai semafori e agli incroci, per posizionarsi in prima fila e non in coda alle automobili. “Ci sarà sicuramente la seconda linea di stop”, garantisce Scagliusi.

Questione spinosa è quella delle bici contromano nei centri abitati. “In Europa si fa, ma non è ancora stata trovata una quadra con la Lega e potrebbe non esserci nel testo base”, spiega il deputato M5s. Che però sottolinea: “Sarebbe una pratica che ci avvicinerebbe agli altri paesi europei dove la mobilità è maggiore”. Tutte queste norme per i ciclisti, comunque, per i pentastellati non sono altro che “un inizio: con una normativa nazionale si aiutano le amministrazioni locali e le si solleva da alcuni rischi, ci sono più garanzie per loro. Lasciando comunque decidere ai sindaci. Per ora questi aspetti non vengono normati, quindi tutte le responsabilità ricadono sui sindaci”.

Le nuove regole per gli automobilisti

Per quanto riguarda gli automobilisti, si parte da un importante presupposto: “Le distrazioni alla guida sono tra le maggiori cause di incidenti. C’è un accordo certo sul divieto di utilizzare gli smartphone alla guida, sarà nel testo base”, assicura Scagliusi riferendosi alle sanzioni più ingenti e alla sospensione della patente. “Su questa stessa scia abbiamo proposto anche il divieto di fumo, ma su questo non c’è accordo politico – spiega –. Sentiremo comunque le audizioni in commissione e vedremo”. Tema già condiviso è quello dei parcheggi rosa, “una proposta che abbiamo avanzato come M5s e che è stata condivisa: le strisce rose ci saranno per le donne in attesa e con figli di massimo tre anni. Nella legge prevederemo alcuni criteri (per esempio vicino a scuole e farmacie), poi saranno i sindaci a decidere”. Altra proposta che verrà inserita è quella delle strisce blu “gratuite per i disabili”.

Si prevede anche un aumento delle sanzioniper chi fa uso di sostanze psicotrope e si mette alla guida”. Altre norme riguarderanno invece i punti della patente. Da una parte una norma di semplificazione: “La motorizzazione comunicherà il saldo punti solo attraverso il portale online, senza inviare ogni volta una lettera, comportando anche dei risparmi”. Sempre per quanto riguarda i punti della patente, “eliminiamo l’obbligo di comunicare chi sia il conducente quando si infrange il limite di velocità”: il conducente è quindi l’intestatario dell’auto se non viene dichiarato diversamente.

I limiti di velocità

Elemento su cui la discussione è ancora aperta è quello dei limiti di velocità. La Lega punta a un innalzamento, per le autostrade a tre corsie, fino a 150 km/h. Il Movimento 5 Stelle ha però qualche dubbio: “Non c’è una perfetta comunanza di visione, per noi potrebbe esserci un problema ambientale, perché a una maggiore velocità corrispondono più emissioni. Quindi questo punto potrebbe non essere nel testo base. Forse si potrebbero prevedere dei limiti dinamici. Secondo le linee guida che si stanno approvando in tutta l’Ue negli ultimi tempi, i limiti si abbassano per avere meno emissioni”.

La micromobilità: dai monopattini agli skateboard

Altro tema è quello della micromobilità, ovvero le regole per gli utenti che utilizzano skateboard, hoverboard e monopattini. “Oggi non viene riconosciuta dal codice della strada – precisa Scagliusi – ma nelle città sono state avviate alcune sperimentazioni. Noi la inseriamo nel codice, diamo una base di norma che poi potrà essere adattata dai comuni. Non sappiamo ancora se questi mezzi verranno considerati come velocipedi o pedoni, lo capiremo dopo avere sentito i tecnici in audizione. Ma una norma ci sarà, c’è l’accordo” politico, garantisce ancora una volta il capogruppo del M5s in commissione Trasporti.

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