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Manovra 2024

Come cambiano tasse e pensioni nel 2024 con la manovra del governo Meloni

Dalla riforma dell’Irpef – già prevista dalla riforma fiscale – alla nuova Quota 104, con una nuova forma di anticipo pensionistico che sostituirà Ape sociale e Opzione donna. Questi sono alcuni degli interventi del governo Meloni che cambieranno le tasse e le pensioni degli italiani nel 2024.
A cura di Luca Pons
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Il governo Meloni ha approvato la sua legge di bilancio per il 2024, insieme ad altri  e all'interno come ogni anno ci sono moltissime misure che riguardano il fisco e le pensioni. Se l'intervento principale e più costoso è quello di confermare il taglio del cuneo fiscale, infatti, altri provvedimenti riguardano la riforma dell'Irpef e i nuovi anticipi pensionistici, che avranno requisiti più stringenti rispetto al passato.

Cosa cambia con la nuova riforma dell'Irpef

Per quanto riguarda le tasse, la riforma dell'Irpef non è in realtà inserita nella legge di bilancio, ma in un decreto legislativo che mette in pratica la riforma fiscale approvata dal Parlamento ad agosto. In ogni caso, la sostanza resta che nel 2024 le aliquote dell'imposta sul reddito cambieranno. In particolare, queste saranno le nuove aliquote:

  • i redditi fino a 28mila euro pagheranno il 23%.
  • i redditi tra 28mila e 50mila euro pagheranno il 35%.
  • i redditi oltre i 50mila euro pagheranno il 43%.

La differenza rispetto alla situazione attuale è che oggi chi prende tra i 15mila e i 28mila euro all'anno paga il 25%, invece del 23%. Lo sconto quindi non ci sarà per chi ha un reddito al di sotto dei 15mila euro l'anno, perché l'imposta resterà la stessa. Invece chi si trova nella fascia più avvantaggiata, cioè quella pari e al di sopra dei 28mila euro, dovrebbe avere un risparmio di 260 euro lordi all'anno, vicini ai 20 euro netti al mese.

In teoria ad avere il massimo vantaggio sarebbero tutti coloro il cui reddito è oltre i 28mila euro, dato che l'Irpef si paga in modo incrementale. Il governo, però, ha inserito un ‘contrappeso' in modo che chi prende più di 50mila euro all'anno non abbia il beneficio. Infatti, chi si trova in quella fascia di reddito avrà un taglio sulle detrazioni pari proprio a 260 euro. Insomma, l'idea è che da una parte ci sarà il beneficio della riforma, ma dall'altra il taglio lo toglierà a chi è più benestante.

Pensioni, cos'è Quota 104 e cosa succede a Opzione donna e Ape sociale

Per quanto riguarda le pensioni, le modifiche riguardano soprattutto Ape sociale, Opzione donna e Quota 103. Infatti, le prime due forme di anticipo pensionistico saranno entrambe sostituite da "un unico fondo per la flessibilità in uscita", ha spiegato il governo. I requisiti saranno 63 anni di età e 36 anni di contributi per i caregiver, per i disoccupati, per chi svolge lavori gravosi e per le persone con disabilità. Per le donne, invece, il requisito sarà di 63 anni di età e 35 anni di contributi. Un deciso passo indietro rispetto a Opzione donna nella sua forma precedente, che fissava il requisito d'età a 60 anni, oppure a 59 anni per chi aveva un figlio, o a 58 anni per due o più figli.

Quota 103, invece, sarà sostituita da Quota 104. Secondo quanto è possibile ricostruire dalle informazioni diffuse finora – dato che il testo completo della legge di bilancio non è ancora stato diffuso – i nuovi requisiti saranno di 41 anni di contributi versati e 63 anni di età, invece di 62 anni come in quota 103. Per adesso però alcuni aspetti vanno ancora chiariti. Il ministro dell'Economia Giorgetti ha detto: "C'è la modifica del requisito, e non delle finestre. Non è Quota 104 piena, c'è un meccanismo di incentivi a restare al lavoro e una penalizzazione per quelli che decidono di andare in pensione prima".

Nel 2024 cambierà poi la rivalutazione delle pensioni in base all'inflazione. In modo simile a quanto avvenuto l'anno scorso, solo gli assegni più bassi (fino a quattro volte l'importo minimo, quindi circa 2.200 euro) saranno rivalutati pienamente per recuperare l'aumento dei prezzi. Gli altri invece avranno una rivalutazione ridotta: il 90% del totale tra quattro e cinque volte la pensione minima, quindi fino a circa 2.800 euro, e poi da lì in su si andrà a scendere "man mano che aumenta l'importo", come ha spiegato Giorgia Meloni.

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