Come cambiano le pensioni minime nel 2024 e quanto costerebbe al governo Meloni portarle a 700 euro
Il tema delle pensioni minime è uno di quelli che porteranno dibattiti non solo tra maggioranza e opposizione, ma anche all'interno del centrodestra, quando nei prossimi mesi il governo Meloni scriverà la manovra per il 2024. Quest'anno, una parte dei pensionati (gli over 75) è arrivato a prendere 600 euro al mese, anche grazie alla rivalutazione legata all'inflazione, ma per continuare a sperare nell'obiettivo di legislatura di arrivare a un assegno minimo dal mille euro mensili servirebbe un altro passo avanti quest'anno. Forza Italia chiede che gli importi siano aumentati ancora, fino a 700 euro al mese. Il problema, come sempre, è trovare i soldi per farlo.
Quanto sono salite le pensioni minime quest'anno
Quest'anno, le pensioni minime hanno ricevuto un aumento diverso a seconda dell'età dei beneficiari. La legge di bilancio approvata lo scorso dicembre, infatti, ha inserito un aumento dell'1,5% per tutti i pensionati con meno di 75 anni di età. Questo ha portato il loro assegno a 572,20 euro al mese. Per gli over 75, invece, l'aumento è stato più sostanzioso (+6,4%) e così si è raggiunta una prima soglia simbolica, quella dei 600 euro al mese (anche se l'importo per precisione è di 599,82 euro mensili). Va detto che, per l'aumento delle pensioni minime, un forte contributo è arrivato dal tasso di inflazione record. Infatti, tra il 2022 e il 2023 l'aumento obbligato per la rivalutazione Inps è stato del 7,3%. Questo ha decisamente aiutato la crescita degli assegni, che negli anni precedenti avevano visto rivalutazioni sempre prossime allo zero.
Come cambiano le pensioni minime nel 2024
L'effetto rivalutazione continuerà nel 2024, anche se in modo leggermente più ridotto. Bisognerà recuperare come sempre l'inflazione dello scorso anno che non era stata calcolata con precisione (l'aumento avrebbe dovuto essere dell'8,1%, e si recupererà la differenza). E poi si calcolerà la rivalutazione per l'anno prossimo, che dovrebbe essere attorno al 5,5% secondo le stime attuali.
Considerando che, come previsto sempre dall'ultima legge di bilancio, ci sarà anche un aumento del 2,7% per tutti a prescindere dall'età, l'assegno minimo dovrebbe arrivare già al di sopra dei 600 euro al mese senza ulteriori interventi del governo. Per questo, Forza Italia potrebbe spingere per un aumento aggiuntivo, da poter rivendicare davanti ai suoi elettori.
L'obiettivo 700 euro al mese potrebbe costare poco meno di mezzo miliardo di euro: una cifra non altissima, ma nella situazione attuale non è detto che si riesca a mettere da parte. Per questo, il partito di Antonio Tajani potrebbe anche decidere di accettare un compromesso e far arrivare gli assegni attorno ai 650 euro al mese, oppure rivolgere nuovamente l'aumento solo ai più anziani. Tutto dipenderà dai delicati equilibri interni alla maggioranza e soprattutto dalla capacità del ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti, di trovare le risorse per la manovra.