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Come cambiano i colori delle Regioni da oggi: tre in zona bianca, il resto d’Italia è in zona gialla

Da oggi Friuli Venezia Giulia, Molise e Sardegna passano in zona bianca. Sono le prime tre Regioni che potranno riaprire tutto – tranne le discoteche – ed eliminare completamente il coprifuoco. Ci sono già quattro Regioni pronte a sperare nella zona bianca da lunedì prossimo, mentre da metà giugno mezza Italia dovrebbe spostarsi nella fascia più chiara. Nel frattempo, però, le altre 16 Regioni e due Province autonome restano in zona gialla e seguono il calendario delle riaperture.
A cura di Tommaso Coluzzi
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Comincia ufficialmente una nuova fase della pandemia di Covid: l'Italia si tinge di bianco, a partire dalle tre Regioni che per prime sono arrivate nella zona con meno restrizioni. Le prossime settimane saranno decisive per capire quante altre Regioni potranno raggiungerle. Da oggi Friuli Venezia Giulia, Molise e Sardegna sono in zona bianca: via il coprifuoco e riapre (quasi) tutto. Con l'ordinanza del ministro Speranza che entra in vigore, le tre Regioni possono anticipare le riaperture previste in zona gialla, dove si trovano al momento le altre 16 Regioni e due Province autonome. Per tutti gli altri gli occhi, da ora, sono puntati al monitoraggio Iss di venerdì, che potrà destinare altre Regioni in bianco da lunedì prossimo.

Le regole in zona bianca e in zona gialla: quali sono le differenze

In zona bianca le uniche regole da seguire sono il divieto di assembramento, il corretto utilizzo della mascherina e il rispetto dei protocolli di sicurezza stabiliti per le varie attività da Comitato tecnico scientifico e Regioni. Tutte le attività possono riaprire tranne le discoteche, sulle quali c'è una grande discussione in corso tra governo, struttura commissariale e Regioni, a prescindere dal calendario previsto dal governo (che invece è valido per la zona gialla). Perciò riaprono, ad esempio, parchi divertimento, centri termali, piscine al chiuso e tutte le altre attività ferme. Ma possono riprendere anche le feste di matrimonio e le attività dei centri culturali. Il coprifuoco, invece, viene abolito del tutto.

Quali Regioni possono sperare nella zona bianca da lunedì prossimo

Il criterio per entrare in zona bianca e abbandonare la maggior parte delle restrizioni è semplice: l'incidenza settimanale dei contagi da Covid della Regione deve essere al di sotto dei 50 ogni 100mila abitanti per tre settimane di seguito. Così sono passate in zona bianca Friuli Venezia Giulia, Molise e Sardegna. Perciò gli occhi sono puntati a venerdì, quando il monitoraggio dell'Istituto superiore di sanità indicherà al ministro Speranza chi può spostarsi di zona a partire da lunedì prossimo. Ci sono quattro Regioni che vengono da due settimane consecutive di incidenza a meno di 50 casi: Abruzzo, Liguria, Umbria e Veneto. Se dovessero confermare questa tendenza per la terza settimana andrebbero in zona bianca dal 7 giugno. Al momento sembra molto difficile che l'incidenza possa risalire, visto che il dato sta praticamente crollando da settimane in tutta Italia. Emilia Romagna, Lazio, Lombardia, Provincia autonoma di Trento e Piemonte sono scese sotto la soglia per la prima volta venerdì scorso: se dovessero confermare il dato nei prossimi due monitoraggi passerebbero in zona bianca dal 14 giugno.

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