Come cambiano i bonus casa 2024 con il decreto Milleproroghe del governo Meloni
Con la conversione in legge del decreto Milleproroghe, che la Camera voterà lunedì 19 febbraio (il governo Meloni ha già posto la questione di fiducia), scatteranno novità anche nel campo dei bonus edilizi. Oltre all'intervento sul bonus casa under 36 per mutui agevolati – che resterà accessibile per chi ha registrato il contratto preliminare entro il 31 dicembre 2023 – il testo cambierà anche le regole per quanto riguarda i bonus per lavori edilizi. In particolare, una delle norme inserite tra gli emendamenti al decreto prevede che alcune agevolazioni a livello nazionale continuino a essere del tutto cumulabili con gli sconti regionali e locali. Una misura che attualmente è già in vigore, ma che sarebbe scaduta a fine 2024. Così, invece, resterà valida fino al 2026, permettendo di sfruttare al massimo i bonus a disposizione.
I bonus che resteranno cumulabili con gli incentivi regionali sono due. Il primo è l'Ecobonus, che offre un livello di detrazione variabile a seconda del tipo di intervento: può essere del 50% (per finestre e infissi, ad esempio), ma in molti casi sale al 65% mentre per specifici interventi in zone a rischio sismico può arrivare all'85%. L'Ecobonus resterà in vigore in questa forma solo per il 2024, mentre dall'anno prossimo lo sconto scenderà al 36%.
L'altra agevolazione coinvolta è il Bonus ristrutturazione al 50%, che offre un rimborso fiscale per lavori di manutenzione ordinaria o straordinaria pari alla metà della spesa sostenuta, entro il limite dei 96mila euro di spesa. Anche in questo caso, la misura in questa forma resterà in vigore fino alla fine del 2024.
Con l'intervento del decreto Milleproroghe sarà prolungata una norma che permette di cumulare a questi due bonus "la parte di spesa per la quale sia già stato concesso un contributo da Regioni e province autonome", sempre entro il limite della spesa ammissibile ai bonus in questione. È necessario, ovviamente, che anche i contributi regionali siano dichiarati cumulabili con gli incentivi nazionali, da parte delle singole amministrazioni.
L'intervento che aveva reso cumulabili le misure diverse era del 2023, e per adesso era valido solo per i contributi locali già in vigore prima del 31 marzo dell'anno scorso. Nella sua forma attuale, la possibilità di sommare le agevolazioni sarebbe scaduta alla fine del 2024. Con la conversione in legge del decreto, invece, rientreranno anche tutti i contributi erogati quest'anno, l'anno prossimo o nel 2026. Resta da vedere poi come cambieranno i bonus edilizi nei prossimi anni, e quali potranno continuare a essere cumulati con i contributi regionali e locali.