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Come cambiano gli stipendi degli statali senza il rinnovo dei contratti e con l’aumento una tantum

Il ministro della Pubblica Amministrazione ha detto che non ci sono conferme sul rinnovo dei contratti della Pa, quindi il governo probabilmente confermerà l’aumento una tantum degli stipendi.
A cura di Andrea Miniutti
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Non si sa ancora se ci saranno i rinnovi dei contratti nella Pubblica Amministrazione: questo ha detto il ministro della Pa Paolo Zangrillo a margine del convegno "Le buone leggi, semplificare per far ripartire l’Italia", ma ha assicurato di aver dialogato con Giancarlo Giorgetti, il ministro dell'Economia e delle Finanze, nel mese di luglio, illustrando "la necessità di prendere in considerazione il rinnovo dei contratti come una delle priorità perché siamo quasi a fine 2023, i rinnovi fanno riferimento al periodo 2022-2024".

Eppure il governo continua a ribadire che sarà una legge di bilancio molto contenuta. Per Giorgetti i problemi si ritrovano principalmente nelle ingenti spese generate dal Superbonus e nel rialzo di tassi da parte della Bce, che – secondo il titolare del Mef – toglierebbe circa 15 miliardi di euro dalla manovra a causa dei maggiori interessi sul debito. Oltretutto, sul tavolo ci sono ancora molte questioni da risolvere, dalla conferma del taglio al cuneo fiscale all'aumento delle pensioni minime.

Per quanto riguarda gli statali, quest'anno Zangrillo sta attuando un piano di assunzioni straordinarie che porterebbe all'attivazione di 173mila nuovi contratti entro la fine del 2023 e che dal 2024 porterà 150mila nuovi posti l'anno. Tuttavia, non sembrerebbe esserci spazio per il rinnovo dei contratti, che potrebbe portare l'esecutivo a riconfermare l'aumento una tantum dell'1,5% già approvato nella scorsa legge di bilancio.

Vedendo le cifre dello scorso anno, pubblicate sul sito del Ministero dell'Economia e delle Finanze, in base al proprio stipendio l'"emolumento accessorio una tantum" oscilla circa tra i 20 e i 132 euro al mese: le cifre più alte le hanno viste gli ambasciatori (131,6 euro) e i dirigenti ministeriali (66,8 euro), mentre l'aumento più contenuto è arrivato nelle tasche dei collaboratori scolastici (20 euro), degli agenti della polizia (24,1 euro) e anche di quelli della penitenziaria (24 euro). Naturalmente, in caso di conferma della misura, l'aumento per il 2024 sarà analogo.

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