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Test di Medicina 2024/2025

Come cambia il test d’ingresso a Medicina: la riforma dell’Università per i corsi a numero chiuso

Approvata in commissione Cultura la risoluzione che dà il via libera al Governo per la realizzazione di una riforma dei test di ingresso alle facoltà a numero chiuso, soprattutto per i corsi di laurea in Medicina e, in generale, dell’area sanitaria.
A cura di Annalisa Cangemi
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Approvata all'unanimità a risoluzione sull'ammissione ai corsi di laurea ad accesso programmato, che getta le basi anche per la modifica dell'esame di ingresso alla facoltà di Medicina. "La votazione di oggi all'unanimità certifica la volontà congiunta di Governo e Parlamento di lavorare per dare sempre più possibilità ai giovani e rispondere alle loro sollecitazioni. Sono molto soddisfatta: sono anni che discutiamo di questi temi e finalmente oggi tracciamo concretamente un percorso". Lo ha detto la ministra dell'Università e della Ricerca, Maria Cristina Messa, parlando con l'ANSA all'uscita dalla Commissione VII della Camera, che ha dato il via libera alla risoluzione presentata dal capogruppo del MoVimento 5 Stelle in commissione Cultura, Manuel Tuzi, che riguarda appunto le procedure di selezione per le facoltà a numero chiuso.

La ministra, che aveva avviato un appositio tavolo tecnico per approfondire la questione, aveva anticipato due giorni fa i dettagli della riforma: il classico quiz sarà sostituito nel 2023 da un percorso. Funzionerà così: ogni candidato, a partire dal quarto anno delle superiori, potrà sostenere i cosiddetti test Tolc, almeno due volte l'anno, ai fini dell'ammissione. Quando il ministero fisserà una data i ragazzi potranno inserire il risultato migliore del biennio nella piattaforma, e così si formerà la graduatoria nazionale.

In realtà delle importanti novità ci saranno già per il prossimo anno accademico, 2022-2023. Nella risoluzione vengono indicate alcune iniziative, che il governo si impegna ad attuare nel breve e nel medio periodo. Il test per le facoltà a numero chiuso già dal prossimo anno subirà alcune modifiche. Nel caso della facoltà di Medicina per esempio è previsto il forte ridimensionamento della parte legata alle domande di cultura generale.

Nel documento approvato oggi viene specificato che per le facoltà universitarie di area tecnica la prova verrà suddivisa in due: "una prima parte, non superiore al 15 per cento del test, consistente in quiz di ragionamento logico, ragionamento numerico, humanities", e "una seconda parte consistente in quiz esclusivamente riferiti a materie di tipo disciplinare".

In vista di settembre l'esecutivo dovrà mettere a disposizione delle aspiranti matricole esercitazioni online simili al test che verrà poi somministrato. Verranno inoltre offerti corsi di preparazione preliminari gratuiti, online ed in presenza, che saranno attivi fin dal mese di agosto, per l'anno accademico 2022/23. Questi stessi corsi, a partire dal 2023 e poi negli anni successivi dovranno essere disponibili online e in presenza già due anni prima dell'esame d'accesso alle facoltà a numero chiuso, cioè dal quarto anno delle superiori.

Tuzi: "Aumentati i posti per le facoltà a numero chiuso, 10% in più"

Un altro elemento di novità è l'incremento del 10 per cento del numero degli ammessi a tutte le facoltà a numero chiuso, una prima risposta alla carenza di medici in Italia.

"Questa riforma che, grazie alla risoluzione approvata dalla commissione Cultura, sarà presso attuata con decreto ministeriale, va nella direzione che il MoVimento 5 Stelle ha individuato già da tempo per far sì che il fatidico test di ingresso a Medicina o ad altre facoltà di area sanitaria e a numero chiuso fosse più accessibile, sia per numero di posti disponibili, sia per il percorso di preparazione degli studenti", ha detto l'onorevole pentastellato Manuel Tuzi a Fanpage.it.

"Ad oggi sostenere l’esame di Medicina o Odontoiatria vuol dire doversi affidare a libri o corsi privati molto costosi e superare una selezione rigidissima, in cui si è valutati anche sulla base di domande di cultura generale, spesso impossibili, che non hanno nulla a che vedere con le materie che si andranno a studiare. Chi non supera il “concorsone” è costretto a rimanere fermo un anno in attesa di dover ripetere la prova, alle stesse condizioni. Con questo nuovo sistema innanzitutto saranno aumentati del 10% i posti disponibili per ogni facoltà a numero chiuso e le domande di cultura generale saranno ridotte da oltre il 30% al 15%".

"Ma soprattutto gli studenti saranno sostenuti nella preparazione sin dal quarto anno di scuola superiore, con percorsi di orientamento e materiali didattici messi a disposizione gratuitamente. A partire dal prossimo anno la prova unica sarà abolita e sostituita dai Tolc test, cioè test di autovalutazione e orientamento che già sono usati in facoltà come Ingegneria, Economia o Architettura per l’ammissione. Se ne potranno svolgere due all’anno, già nel quarto e quinto anno di superiori. In questo modo gli studenti avranno più chance a disposizione per entrare nella graduatoria finale, e occasioni per autovalutarsi e migliorarsi di volta in volta in vista dell’obiettivo. Un altro aspetto molto importante riguarda le borse di specializzazione medica e di medicina generale post lauream".

"In Italia – ha aggiunto – abbiamo il problema annoso del cosiddetto “imbuto formativo”, che non consente a tutti i neolaureati in medicina di proseguire il percorso di specializzazione a causa della carenza di borse. Quest’anno, per la prima volta, è stato previsto un numero di borse sufficiente per tutti, ma questo risultato va mantenuto nel tempo. Grazie alla risoluzione approvata, il Governo è impegnato a mettere in campo strumenti per eliminare in modo definitivo questa criticità".

Cosa dice il testo della risoluzione

Il testo impegna il governo a:

1) ad adottare iniziative di competenza per avviare la revisione delle procedure di accesso alle facoltà di area tecnica, nonché l'estensione del procedimento, per medicina e chirurgia e per odontoiatria, anche alle altre professioni sanitarie;
2) a promuovere, nel breve e nel medio periodo, le seguenti iniziative:
nel breve periodo (ai fini dell'accesso ai corsi dell'anno accademico 2022-23) ad adottare le
iniziative di competenza per:
a) il miglioramento del test come esposto in premessa, anche se mantenuto in forma
cartacea (e non ancora informatizzato), e secondo le modalità operative precedentemente adottate;
b) rendere disponibili, in tempi rapidi, esercitazioni online, su test simili, per composizione
tematica, al test che sarà erogato;
c) attivare Massive open online courses (Mooc) disciplinari, fruibili su piattaforme nazionali,
su corsi sia specifici per il corso di laurea sia trasversali, rendendoli disponibili online in tempi
ravvicinati e comunque tali da rendere utili tali corsi ai fini della preparazione dei candidati ai test
erogati con le nuove modalità di cui alla lettera a);
d) definire materiali e informazioni da mettere a disposizione dei docenti e delle scuole
secondarie superiori per aiutare le attività di orientamento degli studenti nella scelta degli studi
universitari;
e) predisporre test psicoattitudinali autosomministrati per l'autovalutazione cui gli studenti
possano accedere online in autonomia, i cui risultati comunque non determinino effetti sui punteggi al
fine della selezione degli studenti;
f) rendere disponibili corsi di preparazione preliminari gratuiti online ed in presenza
frequentabili nel mese di agosto, per l'anno accademico 2022/23 e a rendere detti corsi, sia online,
sia in presenza, per gli anni accademici successivi disponibili fino a due anni precedenti al test in
tutte le università sede dei corsi di laurea con accesso a numero chiuso, a cominciare dai corsi in
medicina e chirurgia, su metodologie e struttura comuni e concordate a livello nazionale, assicurando
il contributo economico da parte del Ministero dell'università e della ricerca per la loro realizzazione;
nel medio periodo (ai fini dell'accesso ai corsi dell'anno accademico 2023/24, per una
sperimentazione, e poi, a regime, ai corsi degli anni accademici 2024/25 e seguenti), ad adottare le
iniziative di competenza per:
a) adoperarsi affinché siano erogati test online di orientamento e ingresso della tipologia
Tolc, con una specifica declinazione, aventi le seguenti caratteristiche: la ripetibilità nel periodo
precedente il concorso, la predeterminazione e pubblicizzazione dei giorni in cui i test saranno
effettuati, l'utilizzo di postazioni informatiche dedicate e il rispetto dell'autonomia organizzativa delle
sedi universitarie e secondo le altre modalità indicate in premessa;
3) ad adottare iniziative per garantire un incremento congruo, pari o superiore al 10 per cento
del valore attuale, del numero delle ammissioni ai corsi di laurea di cui in premessa;
4) ad adottare idonee iniziative per programmare un rapporto di uno a uno tra gli accessi alla
facoltà di medicina e gli ulteriori percorsi di formazione post lauream.

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