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Codice Rosso, nuova norma contro la violenza sulle donne: ma per Pd e Verdi-Sinistra non cambia nulla

Alla Camera è stata approvata una modifica del Codice Rosso, la legge per la tutela delle donne vittime di violenze, per velocizzare i tempi di azione delle procure.
A cura di Andrea Miniutti
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Il Parlamento ha approvato in via definitiva una nuova misura contro la violenza domestica e di genere: d'ora in poi, il procuratore generale presso la Corte d'Appello potrà avocare a sé le indagini preliminari dei casi di delitti di violenza domestica o di genere nel caso in cui il pubblico ministero non senta la persona offesa entro tre giorni dall'iscrizione della notizia di reato. Traduzione: ridurre i tempi in seguito alla denuncia da parte di una donna. Questa modifica andrà ad integrare il Codice Rosso, cioè la legge approvata nel 2019 che si occupa della tutela delle donne e dei soggetti deboli che subiscono violenze.

Il nuovo testo è passato alla Camera con 200 sì, nessuno contrario ma 61 astenuti. A non votare sono stati i deputati del Partito Democratico e dell'Alleanza Verdi-Sinistra. La motivazione? Secondo loro questa modifica non apporta nessun cambiamento significativo, in quanto pratiche simili sono già impiegate da quando è stata approvata la riforma della Giustizia Orlando (2017).

Anche se il Movimento 5 Stelle ha votato a favore, la modifica non è stata accolta a gran voce dal partito. Durante le dichiarazioni di voto alla Camera, la deputata M5S Daniela Morfino ha avvertito la maggioranza: "Se pensate che sia questo il modo di contrastare la violenza sulle donne, siete fuori strada, questa legge è solo un'operazione spot. È l'ennesima occasione mancata di questa legislatura. Se vogliamo veramente affrontare questa tragedia, dobbiamo fare un lavoro molto più serio". Anche Mara Carfagna, presidente di Azione, ha espresso parole simili: "Non può essere questa l'unica risposta alla drammatica escalation di aggressioni, violenze, persecuzioni e femminicidi alla quale stiamo assistendo".

L'invito dei partiti di opposizione è quello di procedere il prima possibile con la discussione del ddl Roccella-Nordio-Piantedosi, l'insieme di norme approvate dal Consiglio dei Ministri in materia di violenza contro le donne che presto arriverà in Parlamento. Si tratta di una legge che agirebbe sia sui tempi della Giustizia e sulle misure cautelari applicabili, che sulla formazione specializzata dei magistrati che si occupano di questo tipo di reato. A questo testo potrebbe essere aggiunta "Mai Sole", la proposta di Forza Italia che prevede la creazione di un'app per l'intervento tempestivo in casi di pericolo e l'istituzione di un centro di supporto telefonico con operatori formati per gestire questo tipo di casi.

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