Codice della strada, verso nuove regole per monopattini: casco obbligatorio e divieto per minorenni
La riforma del codice della strada è attesa da anni, dal 2010. Ma finora è sempre stata rinviata. Al suo posto ci sono stati tanti piccoli interventi, ma non una riforma complessiva. Tra queste modifiche ci sono anche quelle riguardanti la circolazione dei monopattini elettrici. Anche in questo casi non una riforma completa, però, ma solamente una sperimentazione. La legge di Bilancio del 2019 ha introdotto una sperimentazione su monopattini, hoverboard e segway. Ma servivano integrazioni, motivo per cui si è provveduto di fatto a equiparare questi mezzi alle bici, come ricorda il Sole 24 Ore.
Riforma del codice della strada, le novità per i monopattini
La discussione parlamentare sul tema è ripresa con un nuovo ddl, ora alla Camera: giovedì 15 aprile è iniziato il suo esame in commissione Trasporti alla Camera. Al Senato, invece, è stato presentato un altro disegno di legge. Per i monopattini le novità sarebbero molte, a partire dalla guida riservata solo ai maggiorenni. Ci sarebbe anche l’obbligo di indossare il casco e il giubbotto catarifrangente e persino il divieto di circolazione dopo il tramonto. Si parla anche di un possibile limite di velocità a 20 km/h, come già previsto in realtà. Altra idea è quella di limitare la circolazione solamente alle strade urbane in cui il limite di velocità è di 30 km/h o sulle piste ciclabili. Inoltre dovrebbe essere messo nero su bianco anche il divieto di sosta sui marciapiedi, con tanto di possibilità di rimozione. Altra ipotesi è quella di prevedere la copertura assicurativa obbligatoria, ipotesi inizialmente scartata e ora rivalutata in seguito al numero sempre maggiore di incidenti. Per ora il testo iniziale del ddl prevede solo l’obbligo assicurativo per i mezzi di sharing, ma potrebbe essere esteso a tutti i monopattini.
Le altre norme della riforma del codice della strada
Nei disegni di legge sulla riforma del codice della strada si parla anche di tante altre norme, a partire dalla possibilità di abolire le agevolazioni per l’accesso alle zone a traffico limitato per i veicoli ibridi, lasciandolo solo per quelli elettrici. Altra novità di cui si discute è quello delle strisce rosa per le donne in stato di gravidanza o con bambini di età non superiore ai due anni. Infine, c’è il tema della sospensione della patente in caso di prima violazione per l’uso dello smartphone alla guida, altra norma di cui si discute da tempo ma senza mai approdare a una soluzione, rinviando di volta in volta ogni decisione.