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Codice della strada, dopo solo un mese Salvini annuncia il calo di vittime e incidenti: cosa non torna nei dati

Dopo soltanto un mese dall’introduzione del nuovo Codice della strada, Matteo Salvini ha rivendicato i primi dati sul numero dei morti e incidenti: meno 8,6% di incidenti stradali e meno 34% di vittime nel periodo tra il 14 dicembre 2024 e il 13 gennaio 2025. Ma si tratta di un periodo di tempo troppo ristretto e statisticamente poco rilevante, e il legame con le nuove norme non è ancora dimostrabile.
A cura di Annalisa Cangemi
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Il ministro dei Trasporti Matteo Salvini, travolto dalle critiche per i ritardi dei treni, sui quali non risponde e non propone soluzioni, si rifugia nei risultati del nuovo Codice della strada, entrato in vigore da appena un mese.

Il vicepremier leghista rivendica le cifre comunicate dalla Polizia stradale e dall'Arma dei carabinieri, che mostrano un calo degli incidenti e delle vittime, nel periodo 14 dicembre (data di entrata in vigore delle nuove norme per gli automobilisti) e il 13 gennaio 2024: meno 8,6% di incidenti stradali e meno 34% di vittime, sulle grandi arterie stradali.

‘Troppe fake news che hanno raccontato un Codice diverso da quello realmente in vigore", ha detto commentando i dati Salvini, rivolgendosi ai rappresentanti del settore della ristorazione provenienti da tutta Italia, per discutere delle novità introdotte dal Codice della strada e dei riflessi sul consumo di bevande alcoliche, in occasione del primo Consiglio Direttivo della Fipe. Durante l'incontro, ha fatto sapere il Mit, Salvini ha illustrato i dati diffusi dal suo dicastero e raccolti dal Viminale: dopo un mese dall'entrata in vigore delle nuove norme sembrerebbero diminuiti incidenti e vittime. Salvini ha poi ribadito ai presenti che il nuovo Codice non introduce modifiche ai limiti già previsti per quanto riguarda il consumo di alcol.

Perché le cifre diffuse dal Mit su vittime e incidenti non sono attendibili

Come scrivevamo però già qualche giorno fa, si tratta di un periodo di tempo troppo ristretto e statisticamente poco rilevante per poter fare un bilancio. Come avevano già messo in evidenza, i dati della Polizia stradale sul calo di incidenti e vittime erano già stati smentiti dall'Associazione sostenitori Polizia stradale (Asaps)secondo cui gli incidenti stradali mortali "non sono diminuiti in Italia dopo l'entrata in vigore della riforma del Codice della Strada". L'associazione si riferiva ai giorni immediatamente successivi all'entrata in vigore del Codice, che secondo le comunicazioni ufficiali aveva portato a "un calo tendenziale dell'incidentalità e delle vittime".

Il presidente dell'associazione, Giordano Biserni, aveva però spiegato che i dati positivi citati dal ministro dei Trasporti Salvini rappresentavano "solo quelli rilevati da Polstrada e Carabinieri, che sono il 34% degli incidenti con lesioni, in quanto il restante 66% viene rilevato dalle Polizie Municipali. Dalla nostra analisi risulta invece che sulle strade italiane sono morte almeno 111 persone, più del doppio", nel periodo considerato.

Il leader del Carroccio, durante le feste, aveva espresso soddisfazione, sottolineando che i morti erano diminuiti del 25%, da quanto erano scattate le nuove regole, con la stretta anche sulla guida in stato d'ebrezza, con l'introduzione dell'alcolock per i recidivi (che vengono trovati con un tasso alcolemico superiore allo 0,8 grammi per litro). Il Viminale aveva detto che le vittime della strada erano passate dalle 67 registrate nel periodo 14-28 dicembre 2023 rispetto alle 50 dello stesso periodo del 2024. Ma come dicevano, si tratta comunque di un periodo di tempo breve, che non consente di dimostrare che ci sia effettivamente un collegamento tra il calo e l'entrata in vigore delle nuove norme.

Le date aggiornate sugli incidenti e le vittime della strada

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Meno 8,6% di incidenti stradali e meno 34% di vittime nel periodo tra il 14 dicembre 2024 e il 13 gennaio 2025, sulle grandi arterie stradali. I dati raccolti dalla Polizia di Stato e dall'Arma dei Carabinieri evidenziano a un mese dall'entrata in vigore delle modifiche al Codice della Strada un calo della incidentalità e della mortalità, secondo quanto si legge in una nota del Mit su dati forniti dal Viminale.

I dati rilevati, confrontati con lo stesso periodo dell'anno precedente, mostrerebbero una riduzione dell'8,6% di incidenti complessivi, con 5.371 casi rispetto ai 5.879 e in particolare: – 78 incidenti mortali, in calo del 31% rispetto ai 113; – 84 vittime, con una riduzione del 33,9% rispetto alle 127; – 1.995 incidenti con lesioni, diminuiti dell'11,5% rispetto ai 2.255; – 2.957 persone ferite, con una riduzione del 12,7% rispetto alle 3.388.

Sono state 295.018 le pattuglie operative che in dettaglio hanno rilevato 107.290 violazioni, con particolare riferimento a:

  • 14.069 infrazioni per eccesso di velocità (art. 142 CdS);
  • 6.429 violazioni per mancato utilizzo delle cinture di sicurezza (art. 172 CdS);
  • 2.499 infrazioni per uso del cellulare alla guida (art. 173 CdS).

Specifica attenzione, si legge nella nota, è stata rivolta alla guida sotto effetto di alcol e droghe: 66.145 conducenti controllati con etilometri e/o precursori. Applicate:

  • 1.146 sanzioni per guida in stato di ebbrezza (art. 186 CdS);
  • 138 sanzioni per guida sotto effetto di stupefacenti (art. 187 CdS).

Sono stati adottati, nello stesso periodo di riferimento, i seguenti provvedimenti:

  •  168.094 punti patente decurtati;
  • 5.058 patenti di guida ritirate, di cui 2.499 per uso del cellulare alla guida e 138 per guida sotto effetto di stupefacenti.
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