Codice della strada, arriva il decreto per gli automobilisti: cosa cambia su multe e autovelox
Il decreto sui proventi delle multe e sulla tutela dei cittadini sulla questione autovelox è pronto ad arrivare. Entro la fine del mese il testo del decreto, scritto di concerto tra il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e la Polstrada, verrà chiuso. A spiegarlo a Fanpage.it è lo stesso ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, che assicura quindi che entro la fine di aprile il testo verrà inviato alla Conferenza unificata. In questi giorni si stanno quindi limando alcuni dettagli tecnici e le specifiche sul testo si sapranno solamente nelle prossime ore. Ma in linea di massima il contenuto del decreto è già noto da tempo e anche il ministro Danilo Toninelli aveva spiegato quali sono le linee guida che verranno applicate.
La questione del decreto era tornata al centro del dibattito durante il question time del 20 marzo: il deputato di Forza Italia, Simone Baldelli, aveva sollevato la questione chiedendo a Toninelli di varare il provvedimento in tempi certi. In quella stessa occasione è arrivata la rassicurazione di Toninelli, che ha inoltre spiegato che i proventi delle multe “saranno utilizzati per la manutenzione e messa in sicurezza stradale”. Allo stesso tempo, Toninelli ha garantito che il decreto prevedrà anche un sistema per tutelare automobilisti e motociclistici, evitando che debbano pagare “multe salate senza nemmeno essere stati informati dell’installazione dei rilevatori”, ovvero degli autovelox. Secondo il ministro delle Infrastrutture, il punto essenziale è garantire che i “proventi derivanti dalle sanzioni saranno utilizzati per la manutenzione e messa in sicurezza stradale, priorità fondamentale della nostra azione di governo”. Inoltre, ha continuato, “saranno adottate tutte le misure necessarie per garantire un uso corretto degli autovelox, in modo da evitare vessazioni a danno dei cittadini spesso costretti a pagare multe salate, senza nemmeno essere stati correttamente informati circa l’installazione dei rilevatori”.
Dopo le rassicurazioni di Toninelli di marzo, però, il ministero non aveva fatto seguire alcun fatto concreto, rimanendo il decreto ancora in sospeso fino ad ora. Negli scorsi giorni, per questo motivo, Baldelli è tornato alla carica presentando in commissione Trasporti, sempre alla Camera, una risoluzione per chiedere al governo di adottare il decreto entro la fine di aprile. Ma la maggioranza aveva rinviato la discussione della risoluzione proprio alla fine del mese. Ora, comunque, stando a quanto spiega il ministero delle Infrastrutture a Fanpage.it, la risoluzione potrebbe non essere più necessaria, se i tempi previsti verranno effettivamente rispettati. Il testo, come aveva spiegato Toninelli durante il question time, è stato inizialmente elaborato nel 2018 con il ministero dell’Interno. Poi, a gennaio 2019, lo schema di decreto è stato esaminato dalla Conferenza Stato-città e a febbraio sono iniziate le riunioni tecniche, andate avanti anche in questi giorni per mettere a punto quelli che dovrebbero essere gli ultimi dettagli.