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Claudio Borghi (Lega) contro portavoce Parlamento Ue in Italia: “Faremo possibile per rimuoverlo”

Polemica su Twitter tra Claudio Borghi, deputato della Lega e presidente della commissione Bilancio di Montecitorio, e Maurizio Molinari, responsabile media del Parlamento europeo in Italia. Borghi scrive contro il giornalista: “Penso che lei non sia lucido e non sia adeguato per il ruolo che ricopre. Provvederemo dopo le elezioni a far presente la cosa al nuovo ufficio di presidenza del Parlamento Ue”. E aggiunge: “Faremo il possibile per rimuovere una persona evidentemente inadeguata per il ruolo che ricopre”.
A cura di Stefano Rizzuti
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Una discussione su Twitter finita con tanto di minacce per il posto di lavoro di un giornalista. Protagonista è Claudio Borghi, deputato della Lega e presidente della commissione Bilancio di Montecitorio. Borghi commenta un sondaggio pubblicato dall’account del Parlamento europeo in Italia e da lì nasce una discussione con il responsabile media dell’Europarlamento a Roma, Maurizio Molinari. Borghi prima scrive: “Penso che lei non sia lucido e non sia adeguato per il ruolo che ricopre. Provvederemo dopo le elezioni a far presente la cosa al nuovo ufficio di presidenza del Parlamento Ue”. Poi, riferendosi a un tweet del 2013 di Molinari, quando ancora non ricopriva il ruolo attuale, i toni si fanno persino più pesanti: “Screenshottate tutto, faremo il possibile per rimuovere una persona evidentemente inadeguata per il ruolo che ricopre”.

La discussione nasce dalla pubblicazione di alcuni tweet da parte del Parlamento europeo, dal suo profilo italiano. Si tratta di un sondaggio: “Euro, sì o no? Facendo i conti, anche nelle proprie tasche, il 65% degli italiani si dichiara favorevole alla moneta unica. Non lo dice la Banca centrale europea, ma la voce stessa degli italiani intervistati nel sondaggio Eurobarometro di ottobre 2018”. Un altro tweet, di poco successivo, spiega che per l’Italia “i vantaggi della moneta unica ci sono”. Al che risponde proprio Claudio Borghi: “Sarete spazzati via… preparate le scatole di cartone”. Borghi parla di una “macchina di propaganda”. Al che gli risponde Maurizio Molinari, responsabile media del Parlamento europeo in Italia: “Non si sta scaldando un po’ troppo? Invitiamo insieme tutti gli italiani ad andare a votare il 26 maggio e, con gli altri cittadini europei, decideranno loro che direzione dovrà prendere l’Ue. Per ora i due terzi degli italiani sono pro Euro, che le piaccia o no”.

Borghi se la prende allora con Molinari: “Ah bene. È lei l'autore del capolavoro. Ottimo. Quindi il Parlamento fa propaganda sulla base dei sondaggi che lui stesso commissiona. Interessante. Mi fa una bella infografica del Parlamento europeo contro l'immigrazione dato che la maggioranza degli italiani è contraria?”. Nasce un botta e risposta, con Molinari che replica: “Mi trovi un dato errato nei tweet invece di sproloquiare? A fare propaganda è chi millanta un solo morto nel Mediterraneo nel 2019 (ndr. con riferimento alla Lega e a Matteo Salvini). Ma si sa occhio non vede cuore non duole”. Da lì Borghi rincara la dose: “Penso che lei non sia lucido e non sia adeguato per il ruolo che ricopre. Provvederemo dopo le elezioni a far presente la cosa al nuovo ufficio di presidenza del Parlamento Ue. A presto”.

Nella discussione interviene anche l’account ufficiale del Parlamento europeo in Italia, spiegando che le pagine “sono gestite dalla squadra digitale del Pe a Bruxelles e Roma. Maurizio Molinari è invece un apprezzato collega del servizio stampa, stimato da giornalisti ed europarlamentari”. E lo stesso Molinari risponde alla minaccia di Borghi precisando che ricopre quel ruolo dopo aver “passato tre concorsi” (e non, quindi, per una nomina politica). Borghi va allora a riprendere alcuni vecchi tweet di Molinari, alcuni risalenti a quando non ricopriva ancora il suo attuale ruolo: “Scusi – gli scrive riferendosi a un tweet del 2013 contro Beppe Grillo, non contestualizzato – a che titolo un responsabile media del Parlamento europeo parla così del M5s, partito di maggioranza relativa in Italia? Screenshottate tutto, faremo il possibile per rimuovere una persona evidentemente inadeguata per il ruolo che ricopre”.

Borghi rievoca anche altri vecchi tweet del responsabile media del Parlamento Ue in Italia: “Ovviamente il simpatico, imparziale ed adeguato per il ruolo ’responsabile media del Parlamento europeo’ Maurizio Molinari, oltre che per Salvini e per Grillo ne ha anche per Giorgia Meloni e per Berlusconi”. Il riferimento è ad altri tweet pubblicati da Molinari in contesti di vario genere. Nasce una polemica anche tra Alessia Morani, deputata del Pd, e lo stesso Borghi. La Morani condivide la conversazione su Twitter e scrive: “Ma a voi sembra normale che un parlamentare della Lega minacci i giornalisti di ritorsioni? Ma è legale ‘sta roba?”. Replica ancora il deputato leghista: “Ma a te sembra normale non riconoscere un giornalista dall’addetto stampa di un’istituzione che sta facendo politica abusando del suo ruolo?”.

La replica di Tajani: ‘Respingo ogni minaccia'

Sul caso si è espresso anche il presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani, intervenuto a difesa di Maurizio Molinari con un post su Twitter: "Maurizio Molinari è un funzionario del Parlamento europeo e non tocca a sia pur importanti politici italiani minacciare la sua rimozione per aver dato notizie o aver espresso opinioni a loro non gradite. Difendo l'autonomia dell'istituzione che presiedo e respingo con forza ogni minaccia".

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