Civati: “Il Pd ha paura dello Ius Soli, la loro gestione politica è stata pessima”
La conferenza dei capigruppo del Senato ha deciso di calendarizzare come ultimo punto la discussione della legge sullo Ius Soli. Giuseppe Civati, segretario di Possibile, intervistato da Fanpage.it si dice ancora ottimista e continua ad augurarsi che la legge sulla cittadinanza possa comunque essere approvata entro la fine della legislatura. “Noi non tifiamo perché la legge non passi per poterci fare una campagna elettorale sopra”, afferma accusando il Pd e la maggioranza di una “gestione politica pessima” con un “ritardo incredibile” nelle scelte.
“Speriamo che lo Ius Soli venga discusso – esordisce Civati – noi non tifiamo perché la legge non passi per poterci fare una campagna elettorale sopra, come ha detto qualcuno. Nessuna strumentalizzazione. Abbiamo detto in tempi non sospetti che avremmo votato la legge”. Il segretario di Possibile si sofferma poi sul “ritardo incredibile nelle scelte della maggioranza: questo è il momento peggiore, avvicinandoci alla campagna elettorale”.
Secondo Civati il clima è peggiorato per vari motivi: “Sulla questione migratoria si è aperta una contesa politica efferata, poi siamo in campagna elettorale, inoltre si arriva come ultimo provvedimento a una legge di civiltà”. E ancora Civati accusa la destra che “è stata abbastanza silente alla Camera e adesso ne fa una bandiera”. “Abbiamo anche avuto una gestione politica pessima della maggioranza. Noi speriamo e daremo il nostro contributo perché si arrivi a una approvazione”, aggiunge.
Civati è consapevole che le possibilità di approvazione sono scarse, “anche a causa di una certa timidezza del Partito Democratico. Mi sembra che nel Pd ci sia qualcuno che ci crede molto e altri che sono più impauriti dell’effetto che avrebbe. Non voglio essere pessimista e spero che si arrivi all’approvazione della legge, ma i segnali non sono confortanti”.
Il vero motivo della calendarizzazione tardiva della legge sulla cittadinanza potrebbe essere causata da “problemi di numeri che non ci sarebbero stati anni fa”: “C’è una situazione – sottolinea – che forse fa parte dei calcoli elettorali per il Pd, ma questo lo vedremo dopo”. E sulla scelta di procedere prima alla discussione del regolamento del Senato, Civati aggiunge: “È evidente che c’è del tatticismo che non ci dovrebbe essere”.
La sinistra cercherà di mettere ancora azioni in campo per far approvare la legge, secondo Civati: “Possibile non è al Senato, ma tutta l’area di sinistra, quella che fa riferimento a Liberi e Uguali, ha già detto che vota qualsiasi cosa per approvare questa legge, senza alcuna condizione”. In ogni caso, il leader di Possibile vuole “conservare un po’ di ottimismo, contro tutto e tutti”. “Per i cittadini italiani e per i nostri ragazzi che sono già italiani e bisogna solo riconoscerlo, a loro e a noi stessi”, conclude.