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Cirinnà (Pd): “Chi a Natale mangia pesce o carne è un cannibale”

Alla domanda se nessuno, durante le sue cene, le chieda di mangiare menù che non siano vegetariani, la senatrice dem ha risposto: “Perché bisogna festeggiare il giorno più bello della natività con qualcuno che è morto?”
A cura di C. T.
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"Chi a Natale mangia pesce e carne fa i conti con la propria coscienza, io dico che sono dei cannibali, e non è detto che sia un’offesa". A parlare è Monica Cirinnà, senatrice del Partito democratico, convintamente vegetariana e animalista. La parlamentare è stata intervistata nel corso del programma di Radi Radio 1 "Un giorno da pecora", e, parlando di menù di Natale, ha riaffermato le sue convinzioni in fatto di cibo e animali.

La senatrice ha poi raccontato agli ascoltatori cosa ci sarà in tavola in casa sua il 24 e il 25 dicembre: un menù completamente vegetariano. "Come antipasto, vol-au-vent con la crema di asparagi del mio orto – ha spiegato Cirinnà – poi due primi: crepes ai carciofi, fatte con le uova delle mie galline, e poi mezzemaniche imbottite alla siciliana". Per secondo, invece, la parlamentare Pd servirà un "festival di polpette, in bianco che in rosso, di tutto. Polpette di zucchine, melanzane, lenticchie, ceci, seitan. E per finire, un vulcano di purè di patate, con all’interno piselli saltati in padella".

Alla domanda se nessuno, durante queste sue cene, le chieda di mangiare carne o pesce, la senatrice dem ha risposto: "Perché bisogna festeggiare il giorno più bello della natività con qualcuno che è morto?" Ad esempio, ha concluso, "per chi mangia l’abbacchio: in realtà l’agnello non è altro che il bambino della pecora…".

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