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Cingolani bacchetta Greta Thunberg: “Oltre che protestare bisogna trovare soluzioni”

Il ministro della Transizione Ecologica, aprendo i lavori della PreCop26 e la conferenza sul clima Youth4Climate, ha parlato ai 400 giovani delegati dei Paesi di tutto il mondo: “Spero che oltre a protestare, cosa che è estremamente utile, ci aiuterete a identificare nuove soluzioni visionarie, è questo quello che ci aspettiamo da voi”.
A cura di Tommaso Coluzzi
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Foto dal profilo Twitter Fridays for future Italia
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Il ministro per la Transizione Ecologica, Roberto Cingolani, e l'attivista Greta Thunberg sullo stesso palco, a Milano, per aprire i lavori della PreCop26. Nel capoluogo lombardo che si trasforma per una settimana nella capitale mondiale del clima. "Il cambiamento climatico e le disuguaglianze sociali globali devono essere trattati insieme, non esiste un'unica soluzione – ha annunciato Cingolani nel discorso di apertura della conferenza sul clima Youth4Climate – Spero che oltre a protestare, cosa che è estremamente utile, ci aiuterete a identificare nuove soluzioni visionarie, è questo quello che ci aspettiamo da voi".

Cingolani si è rivolto direttamente alla platea: "Siamo qui 400 partecipanti di 186 Paesi e il compito della giornata odierna è ascoltare le vostre priorità", ha detto ai giovani delegati arrivati per l'evento a Milano. "Vogliamo ascoltare le vostre idee, proposte e raccomandazioni, abbiamo bisogno della vostra visione e motivazione e del vostro coinvolgimento". E ancora: "Uniamo le forze – ha invitato – non dobbiamo rinunciare al nostro futuro e al futuro del nostro pianeta, siete intervenuti per questo, lo dico come scienziato, l'ho fatto per 35 anni, come ministro temporaneo e come padre di tre bambini".

Durissime le parole di Greta Thunberg, arrivata ieri a Milano e salita oggi sullo stesso palco di Cingolani: "Sulla crisi climatica dai leader mondiali sentiamo solo parole, bla bla bla – ha attaccato – Le emissioni continuano ad aumentare, possiamo invertire questa tendenza, ma serviranno soluzioni drastiche". E "dato che non abbiamo soluzioni tecnologiche, vuol dire che dovremo cambiare noi". Secondo l'attivista "non possiamo più permettere al potere di decidere cosa sia la speranza, la speranza non è un qualcosa di passivo, non è un bla bla bla, la speranza vuol dire la verità, vuol dire agire". E ancora: "Noi vogliamo giustizia climatica, e la vogliamo ora". Il ministro Cingolani ha spiegato poi di aver detto "le stesse cose" di Greta Thunberg ma "in modo diverso".

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