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Ci voleva Padre Pio per sollevare le sorti di un giubileo azzoppato

Padre Pio, che spesso era stato avversato, da vivo o da morto, dai Papi, dà una forte mano a Francesco: grazie a lui il boom di fedeli a Roma per il Giubileo.
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I resti mortali di Padre Pio sono tornati a San Giovanni Rotondo, al termine della duplice ostensione di Roma e Pietrelcina, dove il frate è stato accolto da folle festanti. Tirando le somme, si può ben dire che Padre Pio abbia sollevato le sorti del giubileo della misericordia voluto da papa Francesco. Se, infatti, in queste prime settimane dell’anno santo dedicato al perdono, in Vaticano non si era vista l’attesa folla, al punto di far gridare al flop, per l’ostensione del corpo (o di quello che resta del corpo sotto strati di silicone e di imbottitura) all’interno della basilica di San Pietro c’è stato un afflusso strabordante di persone: 80mila solo il primo giorno. Non c'è ancora un dato complessivo delle visite dei fedeli, ma si può stimare che almeno 300mila persone abbiano reso omaggio al frate. Nei prossimi giorno la teca con i resti mortali di padre Pio resterà Pietrelcina, dove il santo tornerà esattamente dopo cento anni.

Il popolo di Dio ama padre Pio: basti pensare che a San Giovanni Rotondo, piccolo centro sul Gargano, si recano ogni anno ben sei milioni di persone. Il giudizio della Chiesa cattolica su di lui, però, non sempre è stato in linea con quello dei fedeli, anzi. Padre Pio è stato osteggiato, anche in maniera molto dura, da alcune autorità ecclesiastiche nel corso della sua vita, mentre altre lo hanno difeso a spada tratta.

Basti pensare che anche i Papi che si sono succeduti sul soglio pontificio durante la sua vita e dopo la sua morte hanno avuto comportamenti diametralmente opposti nei confronti del cappuccino, come chiarisce lo storico Sergio Luzzatto nel suo libro “Padre Pio. Miracoli e politica nell’Italia del Novecento.” Benedetto XV diede mandato al Santo Uffizio di indagare sul suo conto e le decisioni prese furono impietose: i fedeli furono esortati a non andare a San Giovanni Rotondo e a non credere che sulla persona di padre Pio accadessero eventi straordinari come le stimmate, bollate come un falso. Pio XI lo riabilitò parzialmente, mentre sotto Pio XII divenne conosciuto in tutto il mondo. A Giovanni XXIII non stava per nulla simpatico. Il “Papa buono”, infatti, gli vietò di dire messa e lo obbligò a rimanere nascosto ai fedeli per molti anni. Paolo VI, definì Padre Pio “uomo di preghiera e di sofferenza” gli restituì la pienezza del suo ministero e non solo lo incoraggiò, ma, caso più unico che raro nella storia dell’Ordine Francescano, lo sollevò dai voti di obbedienza e povertà per consentirgli di guidare l’opera di costruzione della Casa Sollievo della Sofferenza, il nuovo ospedale di San Giovanni Rotondo.

Giovanni Paolo I non ebbe modo di occuparsi, da Papa, del culto di padre Pio, morto nel 1968, visto che regnò appena 33 giorni, ma quando era vescovo non incoraggiò i pellegrinaggi in Puglia. Giovanni Paolo II si dimostrò subito attaccato all’immagine del fraticello e si racconta la storia di un’amica di Karol Wojtila guarita da un male mortale proprio per intercessione di padre Pio. Proprio Giovanni Paolo II beatificò e poi canonizzò padre Pio, facendolo diventare San Pio da Pietrelcina. Benedetto XVI dimostrò devozione verso il santo, giungendo sul Gargano nel 2009 per celebrare una affollatissima messa sul sagrato della nuovissima chiesa progettata da Renzo Piano, durante la quale il Papa definì il santo “uomo semplice, di umili origini, afferrato da Cristo). Papa Francesco, infine, lo ha elevato fino al ruolo di simbolo del giubileo del 2016.

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