Ci sono sviluppi importanti nelle indagini su Visibilia e Daniela Santanché
Da una parte un accordo con il Fisco che con tutta probabilità elimina definitivamente il rischio di un processo per bancarotta, dall'altra un'indagine della Consob che apre nuovi dubbi su Visibilia editore e sulla sua gestione interna. Le indagini che riguardano il gruppo Visibilia e che coinvolgono direttamente anche la ministra del Turismo, Daniela Santanchè (indagata per bancarotta fraudolenta e false comunicazioni sociali, ovvero falso in bilancio) hanno visto delle novità significative negli ultimi due giorni.
Consob indaga sulle azioni di Visibilia editore e gli acquisti di Luca Ruffino
Consob (l'autorità indipendente che vigila sulle società e gli intermediari finanziari) ha fatto sapere di aver eseguito una "operazione trasparenza su internal dealing e azionariato di Visibilia". Il gruppo Visibilia è composto da quattro società, e il riferimento specifico della Consob è a Visibilia Editore. L'autorità è intervenuta per ricostruire i cambiamenti dell'azionariato nella società, e le operazioni interne effettuate negli scorsi mesi da Luca Ruffino, presidente di Visibilia morto suicida il 5 agosto.
Al 17 luglio 2023, Ruffino possedeva il 21% circa di Visibilia editore. Tenendo conto anche delle azioni acquistate dalla sua società, Sif Italia, la quota complessiva era salita fino al 71%, mentre al mercato era stato dichiarato il 45% circa. L'aumento era arrivato soprattutto a giugno e luglio di quest'anno, con acquisti da oltre 335mila eur. Ma questi acquisti non erano stati comunicati al mercato, come invece sarebbe obbligatorio fare.
In quel periodo, come riportato dal Sole 24 ore, le azioni di Visibilia editore hanno visto una rapida risalita del loro prezzo: sono tornate per la prima volta da un anno sopra i 50 centesimi di prezzo, con un picco vicino ai 2 euro a fine agosto. Proprio questa crescita molto rapida è tra i motivi che potrebbero aver spinto la Consob ad approfondire. Non è noto perché gli acquisti non siano stati comunicati, anche se la Consob starebbe valutando delle sanzioni. Peraltro non tutte le operazioni risultano essere state effettuate da Ruffino: in alcuni casi a comprare sarebbe stata una "persona strettamente associata" a Sif Italia, ma al momento non risultano altri nomi né altri riferimenti utili.
Trovato l'accordo con il Fisco, Santanchè pagherà 1,5 milioni in cinque anni
Il Corriere della Sera ha riportato che invece per Visibilia Srl (altra società del gruppo) sarebbe arrivato uno sviluppo positivo: l'Agenzia delle Entrate avrebbe approvato il piano di rientro del debito, evitando così l'ipotesi bancarotta. La situazione, a quanto risulta, è che Visibilia Srl dovesse restituire due milioni di euro in tutto. La proposta della società era stata di pagare 1,2 milioni di euro nell'arco di dieci anni per rientrare. La controproposta definitiva del Fisco, invece, è stata più stringente: 1,5 milioni di euro in tutto, da pagare in cinque anni invece che in dieci.
Questo accordo – per il quale manca solo l'ok definitivo della giudice – significa anche che quasi sicuramente nessuna delle società Visibilia andrà incontro a un procedimento per bancarotta: per tutte e quattro la Procura aveva aperto una richiesta di liquidazione giudiziale, ma per due (Visibilia holding e di Visibilia editore) era già stata ritirata a seguito dell'impegno della ministra Santanchè a saldare i debiti anche personalmente. Ora resta solamente Visibilia concessionaria, che però al momento non risulta avere più debiti a carico.
Così, cancellata la possibilità di una bancarotta, anche le possibili ricadute delle indagini diventano meno minacciose. O meglio, poiché è improbabile che verrà contestato il reato di bancarotta, resterebbe solo l'ipotesi di reato (molto meno grave a livello giudiziario) legata agli eventuali falsi in bilancio di Visibilia editore, nel periodo dal 2016 al 2022.