Chiusure a scuola per feste religiose “non ufficiali”, Valditara vuole vietarle con una norma
"Nel corso del Consiglio dei Ministri è stato sollevato il tema della chiusura delle scuole per festività non riconosciute dallo Stato. Il ministero è al lavoro per una norma di buonsenso che regolamenti una situazione che rischia di creare conflittualità e caos". Lo ha annunciato il ministro dell'Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara, dopo le polemiche scoppiate soprattutto per il caso della scuola di Pioltello, con un alto numero di residenti di religione islamica, che chiude in occasione della chiusura del Ramadan, decisione che ha ispirato simili iniziative in altri istituti e atenei in tutta Italia.
Il ministero vorrebbe evitare che le scuole autorizzessero assenze legate a feste religiose ‘non ufficiali'. La decisione arriva a poche ore dall'inizio della festa per la fine del Ramadan, quando, per la prima volta in Italia, l'istituto Comprensivo Iqbal Masih di Pioltello (Milano), chiuderà i battenti e sospenderà le lezioni proprio in occasione della festività islamica. Il ministro dell'Istruzione Giuseppe Valditara, che ha chiesto verifiche sulla delibera che ha portato alla chiusura della scuola, ha parlato del tema in Consiglio dei ministri oggi, annunciando di essere in queste ore al lavoro su una soluzione.
Le polemiche comunque non accennano a diminuire. L'eurodeputata Silvia Sardone (Lega), che per prima aveva criticato apertamente la scuola di Pioltello, è stata attaccata su Linkedin da una docente, che commentava un articolo sulle minacce da lei ricevute dopo "aver espresso le mie opinioni sul caso della scuola chiusa a Pioltello". Questa professoressa aveva scritto: "Beh la Sardone a volte se li merita questi commenti"-
"Evidentemente – ha commentato Sardone – questa professoressa solidarizza con gli utenti di fede islamica che mi inondano da mesi di minacce e insulti che hanno portato ad affidarmi una scorta per la mia protezione.
Nei giorni scorsi è arrivata anche la richiesta di sospensione delle lezioni dell'Associazione studenti musulmani del Politecnico di Milano all'università, anche se non ci sarebbe ancora una formale richiesta. La scorsa settimana l'Università per Stranieri di Siena ha invece annunciato la chiusura per la giornata di domani.
Le reazioni
"Valditara combatte una crociata che non esiste, se non nella sua mente. I problemi della scuola sono altri non certo le festività religiose. Invece di perdere il suo tempo in proposte ideologiche e senza senso pensi a come risolvere il sovraffollamento delle classi, l'alta dispersione scolastica, l'inclusione e la carenza di professori. Questi sono i temi a cui le famiglie chiedono risposte". ha detto la deputata democratica Ouidad Bakkali, commentando l'informativa al Cdm di Valditara sulla chiusura delle scuole per festività non riconosciute dallo Stato.
"Non si usa la scuola per fare ridicole crociate ideologiche anti-Islam. E si rispettano le decisioni didattiche prese in autonomia dagli organi collegiali delle singole istituzioni. Oggi con il voto contrario alla odiosa mozione della Lega in regione Lombardia speriamo si metta la parola fine a questa indecorosa e incivile battaglia politica fatta sulla pelle di una comunita' scolastica che ha fatto dell'integrazione un fiore all'occhiello", ha dichiarato la deputata Irene Manzi, responsabile scuola del Pd.
"La Lega è ormai isolata e gli stessi partiti di maggioranza dimostrano di non condividere una battaglia politica che fomenta l'intolleranza. Il Ministro Valditara torni ad occuparsi delle questioni serie che riguardano la scuola e la smetta di usarla strumentalmente per fare campagna elettorale. Non si piegano le istituzioni a fini politici ed ideologici e, soprattutto, non si mette a rischio la serenità di una comunità scolastica per fare propaganda. Speriamo che questa brutta pagina sia finalmente chiusa", ha aggiunto Manzi.
"Se davvero questo governo occupa un Consiglio dei ministri per discutere di vietare la chiusura delle scuole in occasione delle feste religiose significa che vivono su Marte. A parte il fatto che calpesterebbero l'autonomia scolastica, ma pensano davvero che siano queste le priorita' della scuola pubblica italiana? Perché non occupano qualche Cdm per discutere di abbattimento del precariato, degli istituti che stanno accorpando selvaggiamente in tutta Italia, delle conseguenze terribili dello Spacca-Italia della Lega sul sistema scolastico nazionale? Perché non parlano mai di investimenti? Questo è purtroppo il destino che ha la scuola pubblica sotto Giorgia Meloni e Giuseppe Valditara: essere usata per fare propaganda e piccole battaglie di regresso culturale", hanno detto gli esponenti M5S in commissione cultura alla Camera e al Senato.