Chi vuole l’ingresso dell’Ucraina nell’Unione Europea e chi si oppone
L'Ucraina vuole entrare nell'Unione europea. Oggi il presidente Zelensky, nel primo giorno di negoziati di pace con la Russia, ha firmato la richiesta ufficiale di adesione del Paese alla prima Istituzione del Vecchio Continente. Le autorità europee hanno frenato, parlando di un processo che durerebbe anni, mentre ora servono soluzioni immediate per frenare la guerra con la Russia. L'idea, però, sta già facendo discutere tutta Europa, con le voci di chi auspica una soluzione del genere, almeno in futuro, che aumentano sempre più.
Ma quali Paesi appoggerebbero questa opzione e quali no? Sicuramente all'interno dell'Unione, soprattutto dopo l'isolamento internazionale del presidente russo Putin, l'adesione piacerebbe ai grandi Stati come la Germania e la Francia. Non solo: un potenziamento dell'Ue in ottica anti-Mosca sarebbe sicuramente gradito ai governi dei Paesi Baltici e alla Polonia (che continuano a temere ingerenze russe o forse qualcosa di peggio). Il nostro Paese, invece, è sempre stato tra i meno ostili alla Russia in Europa, ma l'aggressione militare ha spostato tutte le posizioni politiche a favore di Kiev. Questo potrebbe anche portare nei prossimi anni a una posizione di Roma non ostile al passaggio dell'Ucraina all'interno dell'Unione.
Discorso diverso per l'Ungheria, dove l'esecutivo di Orbàn negli ultimi anni ha intessuto rapporti strettissimi con il governo di Putin, oltre che relazioni economiche importanti con le compagnie del gas di Mosca. In passato, poi, anche l'Olanda si è opposta ad un'ingresso di Kiev nell'Unione. In un apposito referendum consultivo che si tenne nel 2016, infatti, il 61,1% degli aventi diritto ha bocciato questa possibile "svolta". La consultazione superò il quorum del 30% e per questo il governo olandese si impegnò a rispettare il risultato.
Il referendum verteva sull'accordo di associazione tra Ucraina e Unione europea promosso dal governo di Kiev nel settembre 2014, dopo che a giugno l'ex presidente Poroshenko aveva firmato un accordo di libero scambio con l'Unione a Bruxelles. In modo simile a quello che sta accadendo oggi l'evoluzione era arrivata dopo un'escalation militare e precisamente l'annessione della Crimea alla Russia.
Fuori dall'Unione Regno Unito e Stati Uniti avrebbero sicuramente interesse a togliere l'Ucraina dal mirino della Russia, ma un ulteriore rafforzamento dell'Unione Europea non sarebbe l'opzione ottimale. Meglio, per loro, l'adesione alla Nato. Chi invece è fortemente contrario perché alleato della Russia è la Bielorussia, assieme a Venezuela, Siria, Corea del Nord e Myanmar. Più sfumata la posizione della Cina, che in questa guerra sembra tenere un piede in due staffe, tra Occidente e Russia: per Pechino l'adesione dell'Ucraina all'Ue potrebbe però essere comunque un cambiamento negativo, che rafforza i suoi avversari.