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Elezione del Presidente della Repubblica 2022

Chi voterà scheda bianca oggi, nessun candidato condiviso per elezione presidente della Repubblica

Mancano poche ore al primo scrutinio per l’elezione del presidente della Repubblica. Manca però ancora un accordo condiviso: alla prima votazione, allora, diversi leader hanno dato ai Grandi elettori l’indicazione di votare scheda bianca, mentre proseguono le trattative. Nessun partito infatti ha i numeri per eleggere da solo il prossimo capo dello Stato.
A cura di Annalisa Girardi
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È arrivato il giorno del primo scrutinio per l'elezione del nuovo presidente della Repubblica. Le votazioni inizieranno alle 15 di questo pomeriggio, ma intanto non si fermano le trattative tra i partiti: dopo il passo indietro di Silvio Berlusconi gli schieramenti continuano a cercare un nome condiviso, anche se l'intesa sembrerebbe essere ancora lontana. Infatti l'indicazione che starebbe arrivando dai principali leader di partito sarà quella di votare scheda bianca, mentre continuano a lavorare per un accordo. È quanto emerso, ad esempio, nella riunione di questa mattina tra Giuseppe Conte, Enrico Letta e Roberto Speranza: Movimento Cinque Stelle, Partito democratico e Liberi e Uguali voteranno scheda bianca, una scelta per sottolineare come nessuna forza politica da sola abbia i numeri per eleggere il prossimo presidente della Repubblica e quanto sia quindi necessario trovare un nome condiviso.

Questo anche per salvaguardare la continuità del governo guidato da Mario Draghi e sostenuto da un'ampia maggioranza che, se si dovesse spaccare sul Quirinale, difficilmente potrebbe arrivare a fine legislatura. M5s, Pd e Leu non saranno i soli a votare scheda bianca. Anche Matteo Renzi, che questa mattina ha riunito i Grandi elettori di Italia Viva, avrebbe dato ai suoi parlamentari l'indicazione di votare scheda bianca al primo scrutinio. E lo stesso avrebbe fatto Giorgia Meloni con i deputati, senatori e delegati regionali di Fratelli d'Italia: votare scheda bianca alla prima votazione, come confermato anche dall'esponente di FdI, Fabio Rampelli, al termine della riunione.

Non è ancora chiaro se tutto il centrodestra si comporterà allo stesso modo. Secondo quanto affermato da Maurizio Lupi, presidente del partito centrista Noi con l'Italia, si starebbero mettendo sul tavolo una serie di nomi e la decisione di votare scheda bianca, se verrà confermata, indicherà la disponibilità di "lavorare con il centrosinistra per un nome condiviso". Arrivando a Montecitorio anche Paolo Barelli, capogruppo di Forza Italia alla Camera, ha confermato che il suo partito probabilmente voterà scheda bianca al primo scrutinio nell'attesa che si raggiunga un accordo allargato. Secondo Barelli serviranno "almeno un paio di giorni di lavoro perché i leader politici riescano a trovare l'accordo".

Diversa, invece, l'indicazione ricevuta dai parlamentari della federazione +Europa – Azione: "Abbiamo deciso, insieme Azione e Più Europa nell'incontro tra i grandi elettori di non andare sulla scheda bianca e di votare Marta Cartabia perché ha le caratteristiche per essere un ottimo presidente della Repubblica", ha annunciato Carlo Calenda al termine dell'incontro con gli alleati.

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