Chi vincerebbe le elezioni oggi secondo i sondaggi politici
Male Fratelli d'Italia, Pd e Forza Italia, mentre la Lega e il Movimento 5 stelle sono in leggera crescita. Guardando alle coalizioni, il ‘campo largo' che tiene insieme tutti (da Verdi e Sinistra a Italia viva) oggi potrebbe superare il centrodestra, in termini di voti. Almeno, questo indicano i risultati del nuovo sondaggio politico di Swg realizzato per La7. Tuttavia, la rottura definitiva arrivata da Giuseppe Conte fa pensare che difficilmente questa alleanza si formerà, e certamente non alle prossime elezioni in programma (le regionali in autunno in Liguria, Emilia-Romagna e Umbria).
Fratelli d'Italia scende al 29,8%, perdendo lo 0,3% e calando sotto la soglia del 30% raggiunta una settimana fa. FdI resta comunque con ampio margine il primo partito in Italia, con un forte distacco sia dagli alleati che dagli avversari. Oltre sette punti più in basso c'è infatti il Partito democratico, al 22,4%, in calo dello 0,2% nell'ultima settimana. I dem di Elly Schlein, così, non approfittano della flessione del partito di Giorgia Meloni e rimangono ben distanti.
Chi vede una leggera risalita è il Movimento 5 stelle, all'11,8%, con un +0,1%. Il M5s sembra essere risalito di qualche punto dopo il flop delle elezioni europee, quando per poco non aveva raggiunto il 10%, e adesso nonostante gli screzi interni al Movimento sembra tornato a una lieve crescita. Resta da vedere se la frattura di Conte con Italia viva (e, in misura minore, con il Pd) piacerà agli elettori.
Nel centrodestra continua invece la competizione tra Antonio Tajani e Matteo Salvini. Questa settimana è il Carroccio a spuntarla: la Lega sale all'8,4% dei voti, guadagnando lo 0,2%, e si riprende il posto da seconda forza di maggioranza, anche se per un solo decimo di percentuale. Al contrario, Forza Italia scende all'8,3% perdendo lo 0,2%. Insomma, l'ennesimo contro-sorpasso in una gara che finora non sembra avere un vincitore chiaro, almeno nelle rilevazioni di Swg. L'ultimo partito della coalizione, Noi moderati, resta invece all'1%.
Nel centrosinistra, Alleanza Verdi-Sinistra resta stabile al 7,1%. Un risultato che comunque i leader del partito non possono non considerare positivo. Fino a prima dell'estate, Avs era quotata attorno al 3 o 4% nella maggior parte dei sondaggi nazionali. L'exploit alle Europee, invece, ha permesso di quasi raddoppiare i consensi nelle rilevazioni.
Alti e bassi per i partiti di centro. Azione di Carlo Calenda scende al 3% (0,1%), mentre Italia viva di Matteo Renzi al 2,5% (0,2%). Il primo nelle scorse settimane ha visto una serie di addi importanti, dalla portavoce Mariastella Gelmini all'ex ministra Mara Carfagna, il secondo è stato al centro della spaccatura del ‘campo largo'. Meglio +Europa, all'1,7% con un +0,2%. Anche Sud chiama Nord, il partito di Cateno De Luca, sale all'1,2% (+0,1%).
Numeri alla mano, i partiti del cosiddetto ‘campo largo' arriverebbero oggi al 48,5% dei voti, contro il 47,5% del centrodestra. Un vantaggio risicato, ma che soprattutto perde di importanza dato che il Movimento 5 stelle ha escluso di potersi alleare in alcun modo con Italia viva, e ha rimesso in discussione la vicinanza con il Pd.