Chi vincerà le primarie del Partito democratico: come è andato il voto nei circoli
Si avvicinano le primarie del Partito democratico. Nel fine settimana si è aperto il congresso nei circoli e arriva una prima fotografia di come sta andando la corsa per la leadership dem. Quello che emerge dai circoli, analizzato da Bidimedia, è un sostanziale testa a testa tra Stefano Bonaccini ed Elly Schlein, con il governatore dell'Emilia Romagna in vantaggio. Distantissimi, invece, sia Gianni Cuperlo che Paola De Micheli.
Secondo la rilevazione dei sondaggisti, che hanno analizzato migliaia di voti, per lo più provenienti da Emilia Romagna e Molise, la maggior parte delle preferenze è andata a Bonaccini, che si trova quindi in vantaggio al 48,6%. Ma un buon risultato lo ha ottenuto anche Schlein, ex vice del governatore emiliano romagnolo, che si è attestata al 39,2%. È quindi chiaro, ormai, che la partita sarà tra i due.
Gli altri due candidati, infatti, rimangono distantissimi. Cuperlo arriva terzo, con l'8,6% delle preferenze, mentre De Micheli si ferma al 3,6%.
"Bonaccini è un amico e lo stimo, ma alle sue spalle, come dietro Schlein, vedo ripararsi tutto il solito e inamovibile establishment, quello che ha passato ogni temporale senza mai bagnarsi", ha detto Cuperlo in un'intervista con il Corriere della Sera. "E poi non credo al partito dei soli amministratori. Il doppio incarico, come ha dimostrato il caso Zingaretti, non funziona", ha aggiunto. Per poi concludere: "Io votato alla sconfitta? No, ma questa volta la casa brucia, e ci sono battaglie che vale la pena combattere".
Intanto, non mancano le polemiche. Il Comitato per Schlein ha chiesto di annullare i congressi nei circoli di Salerno: "hiediamo che la commissione regionale presieduta da Franco Roberti e quella nazionale intervengano rapidamente per annullare i congressi di circolo che si sono tenuti e continuano a tenersi in maniera non conforme al regolamento – ha dichiarato Sandro Ruotolo, portavoce del coordinamento regionale campano della mozione Schlein – Abbiamo presentato formale ricorso e ci auguriamo che venga esaminato quanto prima. A Salerno, per ammissione della stessa commissione provinciale, non si è adempiuto alla correzione dell'anagrafe con le indicazioni nazionali. Non si sono pubblicizzati i congressi di circolo con le 48 ore d'anticipo previste dal regolamento. Non è stato inviato il calendario alla commissione nazionale e quello inviato al regionale è stato mandato quando i congressi si erano già tenuti. Ma cosa c'è da nascondere? Ma perchè non è possibile rispettare le regole come nel resto d'Italia?".