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Chi vince nei sondaggi politici quando manca un mese alle Elezioni europee 2024

L’8 e il 9 giugno 2024 si voterà per le elezioni europee: siamo arrivati a un mese dall’appuntamento con il voto, e i sondaggi politici mostrano alcuni partiti in crescita mentre altri calano. Si fa dura anche la lotta per superare la soglia di sbarramento del 4%. Ecco i risultati del nuovo sondaggio Demopolis.
A cura di Luca Pons
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Manca esattamente un mese alle elezioni europee 2024: si voterà sabato 8 e domenica 9 giugno, e la campagna elettorale da tempo è entrata nel vivo. I sondaggi mostrano risultati piuttosto consolidati: Fratelli d'Italia in testa, il Pd al seguito ma con un certo distacco, e il M5s come terzo partito nel Paese. Ma ci sono anche competizioni che si decideranno solo nelle urne: il testa a testa tra Lega e Forza Italia, ad esempio, o la corsa per superare il 4% e far eleggere i propri rappresentanti al Parlamento europeo. Ecco cosa dicono i risultati del nuovo sondaggio politico effettuato dall'istituto Demopolis.

FdI sempre primo, il Pd sale a sei punti di distanza

Fratelli d'Italia è al 27,2%, in leggera crescita (+0,2%) rispetto alla rilevazione effettuata da Demopolis un mese fa. Per Giorgia Meloni c'è poco di cui preoccuparsi: il suo partito non è più vicino al 30% come avveniva – sempre nei sondaggi – all'inizio dell'anno scorso, ma è in linea con i consensi ottenuti alle ultime elezioni e soprattutto non vede rivali particolarmente vicini.

Anche perché il Partito democratico è al 20,7%. Un dato positivo per i dem di Elly Schlein, che risultano cresciuti dello 0,7% nell'ultimo mese. Al momento FdI è ancora a oltre sei punti di distanza. Resta da vedere se alle urne il Pd riuscirà a restare sopra la soglia del 20% ed eventualmente superarla. Intanto il Movimento 5 stelle è al 15%, con una perdita dello 0,8% rispetto ad aprile. Per il M5s le europee saranno l'occasione per tentare di migliorare il risultato ottenuto alle politiche del 2022.

Testa a testa Lega-FI, corsa a tre per arrivare al 4%

A dividere il centrodestra è la competizione tra due partiti: Forza Italia è all'8,6% insieme a Noi moderati, la Lega all'8,5%. Da aprile a oggi il Carroccio ha guadagnato mezzo punto, mentre FI è calato leggermente. Ora a dividerli c'è appena un decimo percentuale: se il risultato finale fosse questo si confermerebbe comunque il ‘ribaltone', con i forzisti che diventerebbero la seconda forza della maggioranza sul piano elettorale. Ma per il momento sembra che la situazione resti in bilico.

L'altra competizione è quella tra i partiti che cercano di superare la soglia di sbarramento, fissata al 4% per le europee. Chi arriva più in basso non potrà portare nessuno dei propri esponenti al Parlamento europeo. Oggi come oggi, due su tre dei principali contendenti si salverebbero. La lista Stati Uniti d'Europa è al 4,6% unendo +Europa di Emma Bonino, Italia viva di Matteo Renzi e altri schieramenti. Alleanza Verdi-Sinistra è al 4,6%, e con un +0,8% nell'ultimo mese sembra essersi portata momentaneamente a una buona distanza dalla soglia di sbarramento.

Al di sotto, anche se di poco, c'è invece Azione di Carlo Calenda: 3,7% dei consensi, un risultato che non basterebbe a far eleggere degli europarlamentari. Più in basso ci sono poi due liste che al momento sembrano lontane da questo obiettivo, anche se sono cresciute rispetto ad aprile: Libertà di Cateno De Luca al 2,8%, e Pace terra dignità di Michele Santoro al 2,2%.

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