Chi vince nei sondaggi: con le elezioni anticipate il centrodestra avanti in tre scenari su cinque
Se mercoledì in Parlamento Mario Draghi non si vedesse confermata la fiducia e si andasse al voto anticipato, secondo un sondaggio di Nando Pagnoncelli il centrodestra trionferebbe in tre scenari su cinque. Il direttore dell'istituto di sondaggi Ipsos ha delineato delle simulazioni di voto in base alla legge elettorale con cui si andrebbe al voto: quattro scenari vengono tracciati in base all'attuale Rosatellum, mentre un quinto è basato su una nuova legge a sistema proporzionale con soglia di sbarramento al 4%. Chiaramente molto cambia anche a seconda delle alleanze tra le forze politiche, alcune delle quali potrebbero essere definite proprio nella risoluzione della crisi, in un modo o nell'altro. Vediamo quindi cosa potrebbe succedere se gli italiani venissero chiamati alle urne in autunno, prima della scadenza naturale della legislatura.
Il primo scenario vede la vittoria della coalizione di centrodestra, formata da Lega, Fratelli d'Italia, Forza Italia/Noi con l'Italia, su quella di centrosinistra, a cui parteciperebbero Partito democratico, Movimento Cinque Stelle e le liste minori di sinistra. Il centrodestra prenderebbe 211 alla Camera, contro i 157 dei progressisti; al Senato 106 contro 76. I restati seggi sarebbero distribuiti in modo proporzionale a Italexit, Azione/+Europa, Italia Viva/Italia al Centro. Non è chiaro in che alleanza si potrebbe inserire la nuova formazione di Di Maio, Insieme per il Futuro.
Il secondo scenario, invece, ipotizza una coalizione di centro allargata a Forza Italia. Questo nuovo centro allargato, in questo caso, sarebbe decisivo per la formazione del nuovo governo e potrebbe allearsi naturalmente con il centrodestra, ma nel caso in cui Lega e FdI rompessero con l'alleato, anche con il centrosinistra: si avrebbe in sostanza uno scenario di sovranisti da un lato, centrosinistra dall'altro, e centro allargato dall'altro ancora.
Il terzo scenario vede invece ampliato il campo largo del centrosinistra a due forze centriste: in tal caso la coalizione di centrodestra avrebbe una maggioranza risicatissima: 202 seggi a Montecitorio e 101 a Palazzo Madama. Il quarto scenario scenario prevede sempre il campo largo, ma senza il Movimento Cinque Stelle. La maggioranza sarebbe in tal caso nettamente a favore del centrodestra, che avrebbe 244 deputati (contro i 109 del centrosinistra) e 124 senatori (contro i 50 degli avversari).
Infine Pagnoncelli ipotizza un quinto scenario con una nuova legge elettorale, a sistema proporzionale e con soglia di sbarramento al 4%. Non si arriverebbe ad alcuna maggioranza assoluta, aprendo quindi le ipotesi a diverse alleanze. Molto dipenderà anche dalla gestione di questa crisi e dalle posizioni che assumeranno le forze politiche. Sicuramente prevedere il prossimo Parlamento, tenendo conto anche del taglio dei parlamentari, aprirà a moltissime incognite.