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Elezioni politiche 2022

Chi vince nei sondaggi: centrodestra cresce ancora, divario gigantesco con la coalizione a guida Pd

A circa un mese dalle elezioni Fratelli d’Italia si conferma saldamente primo partito e la coalizione di centrodestra risulta in crescita rispetto a due settimane fa. Al contrario, quella di centrosinistra, sembrerebbe perdere consensi.
A cura di Annalisa Girardi
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C'è un divario piuttosto ampio tra centrodestra e centrosinistra nei sondaggi politici elettorali. A circa un mese dalle elezioni Fratelli d'Italia si conferma saldamente primo partito e la coalizione di centrodestra risulta in crescita rispetto a due settimane fa. Al contrario, quella di centrosinistra, sembrerebbe perdere consensi. È quanto emerge dalle stime del Barometro Politico di Demopolis: vediamo quindi cosa ci dicono le intenzioni di voto con l'avvicinarsi del 25 settembre.

Come abbiamo detto, secondo i sondaggi il partito più votato sarebbe quello di Giorgia Meloni. Anche secondo l'indagine di Demopolis Fratelli d'Italia sarebbe al primo posto con il 24%. A seguire il Partito democratico al 22,6%. Al terzo posto, invece, la Lega con il 14,5%.

E poi il Movimento Cinque Stelle, vicinissimo ormai al Carroccio, all'11%. Forza Italia si ferma invece al 7%, seguita a ruota da Azione e Italia Viva al 5,8%. A superare la soglia di sbarramento, però, ci sarebbero anche alcune altre forze politiche, come l'alleanza Sinistra e Verdi al 3,7% e Italexit di Gianluigi Paragone al 3,1%. Invece, tra l'1% e il 3% troviamo +Europa, Impegno civico, Noi moderati e Unione popolare.

La coalizione di centrodestra (di cui fanno parte Fratelli d'Italia, Lega, Forza Italia e Noi Moderati) risulta in netto vantaggio al 47%, con 0,2 punti percentuali in più rispetto alle rilevazioni di due settimane fa. Il contrario per il centrosinistra, che perde un punto negli ultimi quindici giorni. La coalizione di Partito democratico, Sinistra e Verdi, +Europa e Impegno Civico si ferma così al 30,5%.

C'è quindi un divario enorme tra centrodestra e centrosinistra. Se la coalizione guidata dal Pd si alleasse anche con il M5s e il terzo polo, però, si riuscirebbe a raggiungere il 47,3%. In tal caso si potrebbe quindi colmare il gap tra le due formazioni, ma al momento questa ipotesi appare decisamente improbabile. Dopo lo strappo sul governo Draghi dei Cinque Stelle e la fine in pochi giorni dell'intesa tra Letta e Calenda, il campo largo sembra definitivamente abbandonato.

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