Chi vince le elezioni e quale sarà il primo partito: cosa dicono i sondaggi politici
È ancora aperta la corsa per quale sarà il primo partito italiano, è praticamente già chiusa quella per determinare quale coalizione vincerà le elezioni politiche del 25 settembre. È questo, in estrema sintesi, il quadro che emerge dagli ultimi sondaggi elettorali, che mostrano ancora una volta il netto vantaggio della coalizione di centrodestra sulle altre. Se si votasse ora, infatti, la coalizione composta da Fratelli d’Italia, Forza Italia, Lega e altre forze centriste otterrebbe tra il 45 e il 48 per cento dei voti, riuscendo comodamente a ottenere la maggioranza in entrambi i rami del Parlamento. Il centrosinistra si fermerebbe poco oltre il 30%, mentre il Movimento 5 stelle graviterebbe intorno al 10% e il terzo polo al 5%.
Quale sarà il primo partito alle elezioni
Nel dettaglio, è un sondaggio realizzato dall’Istituto Bidimedia, su interviste effettuate tra il 17 e il 18 agosto, a consentirci di valutare il risultato dei singoli partiti. Il Partito democratico di Enrico Letta conquisterebbe la prima piazza, con il 24,2% dei voti, in leggera flessione rispetto alla rilevazione precedente. Segue Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni, al 24%, con un trend stabile ormai da settimane. Cresce leggermente il consenso per la Lega di Matteo Salvini, accreditata del 13,6% dei consensi. Trend positivo anche per il Movimento 5 stelle di Giuseppe Conte, che riesce a raggiungere la soglia del 10% (ricordiamo che i grillini ottennero oltre il 30% alle Politiche del 4 marzo 2018). Cresce anche Forza Italia di Silvio Berlusconi, che chiuderebbe al 7% nel caso si andasse al voto adesso.
Non sfonda invece il Terzo Polo di Matteo Renzi e Carlo Calenda, accreditato del 5,2%, comunque sopra la soglia di sbarramento per l’ingresso in Parlamento. Oltre la soglia anche l’Alleanza Verdi e Sinistra di Angelo Bonelli, Eleonora Evi e Nicola Fratoianni, che si colloca al 3,9%. Non riuscirebbe invece a entrare in Parlamento il movimento Italexit di Gianluigi Paragone. Sotto la soglia dell’1% tutte le altre formazioni politiche che si presenteranno alle elezioni, compreso Impegno Civico di Luigi Di Maio e Bruno Tabacci, che dunque non porterebbero voti utili nemmeno alla coalizione di centrosinistra (ricordiamo che per effetto del Rosatellum, se una lista in coalizione non raggiunge l'1% i suoi voti vengono dispersi).