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Chi sono le 11 donne nominate da Conte per task force e comitato tecnico scientifico

Arrivano undici donne nelle squadre chiamate ad affiancare il governo nella gestione dell’epidemia e nella ricostruzione economica del Paese: nello specifico cinque esperte andranno nella task force guidata da Vittorio Colao e sei integreranno il comitato tecnico-scientifico. Così Giuseppe Conte ha risposto all’appello di senatrici e deputate lanciato nei giorni scorsi.
A cura di Annalisa Girardi
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Giuseppe Conte ha risposto all'appello delle parlamentari che chiedevano una maggiore presenza femminile nella gestione dell'emergenza integrando 11 donne tra comitato tecnico scientifico e task force. Alcuni giorni fa un gruppo di senatrici e deputate avano sottolineato come ci fossero pochissime esperte tra le squadre chiamate ad affiancare il governo durante la pandemia, chiedendo al presidente del Consiglio di rispettare la parità di genere nei processi decisionali fondamentali sia nell'emergenza che per la ripresa economica. Nella task force guidata da Vittorio Colao, formata già da 16 uomini e 4 donne, si aggiungono 5 esperte, mentre nel comitato tecnico-scientifico, composto da soli uomini, siederanno anche 6 donne.

Le nuove nomine nella task force

Nella task-force di esperti per la Fase 2 e la ripresa economica arrivano: Enrica Amaturo, professoressa di sociologia all’Università degli Studi di Napoli Federico II; Marina Calloni, professoressa di Filosofia politica e sociale dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca e fondatrice di ‘ADV – Against Domestic Violence’, il primo centro universitario in Italia dedicato al contrasto alla violenza domestica; Linda Laura Sabbadini, direttrice centrale dell’Istat; Donatella Bianchi, presidente del Wwf Italia e Maurizia Iachino, dirigente di azienda.

Le donne nel comitato tecnico-scientifico

Su proposta del presidente del Consiglio, anche Angelo Borrelli ha integrato il comitato tecnico-scientifico con delle esperte. Queste saranno: Kyriakoula Petropulocos, direttrice generale Cura della Persona e Welfare della Regione Emilia Romagna; Giovannella Baggio,  Presidente del Centro Studi Nazionale di Salute e Medicina di Genere e già ordinario di Medicina interna e titolare della prima cattedra di Medicina di genere in Italia; Nausicaa Orlandi, Presidente della Federazione Nazionale degli ordini dei chimici e dei fisici ed esperta di sicurezza sul lavoro; Elisabetta Dejana, biologa a capo del programma di angiogenesi dell'istituto di Oncologia molecolare di Milano e capo dell'unità di Biologia vascolare nel Dipartimento di immunologia, genetica e patologia dell'Università di Uppsala, in Svezia; Rosa Marina Melillo, professoressa di Patologia Generale presso Il Dmmbm dell’Università “Federico II” di Napoli; Flavia Petrini, professoressa di Anestesiologia presso l’Università degli studi G.D’Annunzio di Chieti-Pescara e direttrice dell’Unità operativa complessa di anestesia, rianimazione e terapia intensiva dell’Ospedale Santissima Annunziata di Chieti.

Nei giorni scorsi, in seguito alle polemiche emerse sulla scarsa partecipazione femminile alla gestione dell'emergenza, il capo della Protezione Civile aveva spiegato l'assenza totale di donne nel comitato tecnico-scientifico affermando: "I membri del comitato vengono individuati in base alla carica, come ad esempio il capo della Protezione civile o il presidente dell'Iss. Se questa cariche fossero state ricoperte da donne avremmo avuto nel comitato tecnico scientifico una componente femminile adeguatamente rappresentata". Un'affermazione che non aveva fatto altro che alimentare le polemiche.

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