video suggerito
video suggerito

Chi sono i nuovi Cavalieri del lavoro nominati da Mattarella: da Marina Berlusconi a Caterina Caselli

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha consegnato le insegne di Cavaliere del lavoro alle 25 persone che aveva nominato a giugno. In più, anche i giovani Alfieri del lavoro hanno ricevuto i loro attestati. Tra i nuovi cavalieri c’è Marina Berlusconi, ma anche la cantante e produttrice Caterina Caselli e altri nomi noti.
A cura di Luca Pons
56 CONDIVISIONI
Immagine

Al Palazzo del Quirinale, il capo dello Stato Sergio Mattarella ha consegnato a 25 persone nominate Cavalieri del lavoro la loro onorificenza. Insieme ai nuovi cavalieri anche gli Alfieri del lavoro, giovani premiati per i loro particolari meriti nello studio e non solo. Tra le persone nominate Cavaliere del lavoro anche Marina Berlusconi, la produttrice e cantante Caterina Caselli e numerosi esponenti di diversi settori dell'industria. Mattarella ha salutato "l’incontro tra donne e uomini che hanno avuto successo nell’attività imprenditoriale, che hanno innovato e han creato lavoro, e giovani che si sono distinti nella scuola e rappresentano – insieme a tanti altri che hanno ben studiato – una promessa per il domani della nostra comunità nazionale".

L'elenco dei 25 nuovi Cavalieri del lavoro nominati da Mattarella

Come detto, le persone selezionate per ricevere l'onorificenza – che erano state nominate il 2 giugno – sono rappresentanti di diversi ambiti del mondo industriale, da quello vinicolo a quello delle assicurazioni (con l'ad di UnipolSai Carlo Cimbri), dall'informatica alla moda (ci sono ad esempio il presidente e ad di Luois Vuitton, Pietro Beccari, e la stilista Chiara Boni). Ecco la lista completa dei nomi e dei loro settori di competenza, oltre alla Regione da cui provengono:

  • Lucia Aleotti (Farmaceutico, Toscana);
  • Eufrasio Anghileri (Siderurgico, Lombardia);
  • Giovanni Arena (Grande distribuzione, Sicilia);
  • Pietro Beccari (Moda e design di lusso, estero);
  • Marina Elvira Berlusconi (Editoria, Lombardia);
  • Paolo Bertazzoni (Elettrodomestici, Emilia-Romagna);
  • Maria Chiara Boni (Moda e abbigliamento, Lombardia);
  • Giorgio Campagnolo (Abbigliamento sportivo, Veneto);
  • Carmine Caputo (Molitoria, Campania);
  • Caterina Imelde Caselli (Discografia, Lombardia);
  • Carlo Cimbri (Assicurazioni, Emilia-Romagna);
  • Graziano Giordano (Ricami, Marche);
  • Raffaella Leone (Cinematografia, Lazio);
  • Matteo Bruno Lunelli (Spumanti, Trentino-Alto Adige);
  • Fausto Manzana (Servizi informatici, Trentino-Alto Adige);
  • Giuseppe Marino (Ferroviario, Piemonte);
  • Francesco Giovanni Muntoni (Alberghiero, Sardegna);
  • Duilio Paolino (Macchinari agricoli, Piemonte);
  • Vito Antonio Primiceri (Credito, Puglia);
  • Fabio Ravanelli (Cosmetica, Piemonte);
  • Edoardo Roncadin (Prodotti surgelati, Friuli-Venezia Giulia);
  • Enrico Samer (Logistica, Friuli-Venezia Giulia);
  • Antonio Serena Monghini (Petrolio, Emilia-Romagna);
  • Giovanni Sgariboldi (Cosmetici e profumi, Lombardia);
  • Carlo Villano Aquilino (Aerospazio, Campania);
Video thumbnail

Chi sono i nuovi Alfieri del lavoro

Come detto, insieme ai Cavalieri del lavoro anche i più giovani Alfieri hanno ricevuto un riconoscimento. Si tratta di giovani che per vari motivi – l'elenco completo è consultabile sul sito del Quirinale – si sono distinti non solo negli studi, ma nell'impatto sul contesto sociale attorno a loro. Tra di loro il giovane che sventò il piano di un uomo per uccidere sua madre, diversi volontari che sono intervenuti per aiutare nelle alluvioni degli ultimi mesi in Emilia-Romagna e nel Centro Italia, e non solo. Ecco l'elenco completo:

  • Emanuele Nicola Affaticati, classe 2008, di Fiorenzuola D’Arda (PC);
  • Giulia Andrea Bassi, classe 2005, di Roma;
  • Selim Ayach, classe 2007, di Gatteo (FC);
  • Abderrahim Ben Rhouma, classe 2010, di Cesena (FC);
  • Guido Betti, classe 2005, di Ravenna;
  • Marta Camerlo, classe 2009, di Rivarolo Canavese (TO);
  • Francesco Colasanti, classe 2005, di Pofi (FR);
  • Caterina Contento, classe 2005, di Montevecchia (LC);
  • Giulia Di Cairano, classe 2006, di Calitri (AV);
  • Valeria Frasca, classe 2006, di Forlì;
  • Letizia Galletti, classe 2004, di Lugo (RA);
  • Sofia Gentile, classe 2005, di Vittoria (RG);
  • Sebastiano Guazzeroni, classe 2015, di Paciano (PG);
  • Irene Marabini, classe 2014, di Loreto (AN);
  • Nicole Minardi, classe 2010, di Parma;
  • Ginevra Minetti, classe 2009, di Montemurlo (PO);
  • Filippo Mutta, classe 2006, di Marano Vicentino (VI);
  • Elisa Palombo, classe 2010, di Torchiarolo (BR);
  • Giovanni Prestinice, classe 2010, di Crotone;
  • Adele Ricci, classe 2011, di Ameglia (SP);
  • Matteo Ridolfi, classe 2010, di Colognola ai Colli (VR);
  • Fatica Sadkaoui, classe 2009, di Torrebelvicino (VI);
  • Alfonso Stigliani, classe 2005, di Matera;
  • Emanuela Tessitore, classe 2005, di Succivo (CE);
  • Damiano Toniolo, classe 2008, di Villa del Conte (PD);
  • Michele Vigilante, classe 2006, di San Marco in Lamis (FG);
  • Matteo Violani, classe 2006, di Faenza (RA);
  • Matteo Zago, classe 2015, di Bolzano.

Cosa significa la nomina di "Cavaliere del lavoro"

Il titolo di Cavaliere del lavoro è stato normato nel 1986 da una legge apposita. La procedura è seguita dal ministero delle Imprese, che presiede il Consiglio dell'Ordine al "Merito del lavoro". Questo Consiglio è composto in tutto da 23 membri, di cui otto nominati dalla Federazione nazionale dei cavalieri del lavoro, uno da Confindustria, uno da Confcommercio, uno da Confragricoltura, uno dall'Abi e dall'Ania, gli altri dai ministeri interessati.

Può essere nominato chi ha avuto una "specchiata condotta civile e sociale", chi ha "operato in via continuativa e per almeno 20 anni con autonoma responsabilità" nel suo settore, e in più ha "adempiuto agli obblighi tributari nonché a quelli previdenziali e assistenziali", quindi è in regola con le tasse. Per di più, non deve aver "attività economiche e commerciali lesive dell’economia nazionale".

Non bastano questi meriti: bisogna aver "promosso un incremento notevole dell’economia del Paese", aver "svolto opere finalizzate all’elevazione economica e sociale dei lavoratori, contribuendo in tal modo all’eliminazione dei divari esistenti", e infine anche aver "operato per lo sviluppo e la cooperazione e in aree e in campi di attività economicamente depressi".

Il Consiglio sceglie i nomi idonei, svolge degli approfondimenti e vota. Il ministero delle Imprese propone una rosa di nomi al presidente della Repubblica, che poi nomina al massimo 25 nuovi cavalieri ogni anno.

56 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views