Chi sono i nuovi 29 Alfieri della Repubblica, i giovanissimi premiati da Mattarella
Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha conferito 29 nuovi attestati d'onore di Alfiere della Repubblica, un premio dedicato ai giovanissimi che rappresentano un modello di buon cittadino. "Solidarietà per l'ambiente e per la cultura è il tema prevalente che ha ispirato nel 2023 la scelta dei giovani Alfieri", si legge in una nota del Quirinale.
In particolare si citano le alluvioni che lo scorso anno hanno colpito il territorio italiano, in particolare in Romagna e Toscana: questi avvenimenti, si legge, "hanno portato alla luce ancora una volta l'altruismo, la generosità e il senso di comunità di tanti giovani". E ancora: "Gli Attestati valorizzano le azioni di volontariato, gli esempi di cittadinanza attiva, così come le storie di ragazzi che hanno saputo trasformare la passione per la scrittura o per le scienze in un "ponte" per ridurre le disuguaglianze. I casi scelti non costituiscono tuttavia esempi di azioni rare, ma sono rappresentativi di comportamenti diffusi, di solidarietà spontanea: azioni e sentimenti da incoraggiare per diffondere tra i giovani quei valori che possono consentire loro di farsi costruttori di un futuro sostenibile, adulti consapevoli dell'importanza della solidarietà in un mondo attraversato da conflitti, cambiamenti climatici, crisi ambientali".
Sono stati nominati Alfieri della Repubblica:
- Emanuele Nicola Affaticati, classe 2008, "per aver sventato, con coraggio, il piano di un uomo intenzionato ad uccidere la sua ex compagna";
- Giulia Andreasi Bassi, classe 2005, "perché ha saputo trasformare la sua passione per la tecnologia e le scienze in progetti di utilità sociale" ideando "una soluzione per ottimizzare la gestione dei rifiuti pericolosi in una prospettiva di sviluppo sostenibile";
- Selim Ayach, classe 2007, "per avere, senza esitazione, praticato manovre di rianimazione su una persona in arresto cardiaco salvandole così la vita" e per "la generosità e la dedizione con cui partecipa da volontario alla vita della comunità, come fatto, da ultimo, durante l'alluvione che ha colpito l'Emilia Romagna;
- Abderrahim Ben Rhouma, classe 2010, "per la solidarietà e l'impegno profuso a seguito dell'alluvione che ha colpito l'Emilia Romagna";
- Guido Betti, classe 2005, "per l'energia e la visione innovativa con cui ha contribuito alla realizzazione di una piattaforma informatica, che ha consentito di organizzare più di 6 mila volontari nelle operazioni di soccorso alla popolazione colpita dall'alluvione in Emilia Romagna";
- Marta Camerlo, classe 2009, "per la tenacia con cui ha affrontato la malattia che l'ha colpita da bambina e da cui è uscita rafforzata";
- Francesco Colasanti, classe 2005, "per l'impegno volontario di promozione e valorizzazione del patrimonio culturale ed archeologico locale" che "gli hanno consentito di ideare delle riproduzioni in 3D per persone ipovedenti utilizzando materiali a basso impatto ambientale";
- Caterina Contento, classe 2005, "per la determinazione e la forza trainante con cui si impegna come volontaria in numerose attività a tutela dell'ambiente";
- Giulia Di Cairano, classe 2006, "per la maturità e la competenza con cui ha messo la sua passione per la scrittura a servizio di grandi temi sociali";
- Valeria Frasca, classe 2006,"per la solidarietà e l'impegno dimostrati nelle fasi immediatamente successive alla disastrosa alluvione che ha colpito la sua città: Forlì";
- Letizia Galletti, classe 2004, "per aver portato sollievo con la sua musica a tante persone costrette ad abbandonare la propria abitazione a seguito della recente alluvione in Emilia Romagna";
- Sofia Gentile, classe 2005, "per aver saputo veicolare attraverso la musica l'importanza della cultura della legalità";
- Sebastiano Guazzeroni, classe 2015, "per il coraggio dimostrato, nonostante la giovanissima età, di fronte al malore accusato dal padre: grazie alla prontezza con cui ha affrontato l'emergenza, è riuscito ad evitare che una passeggiata nei boschi si concludesse in tragedia";
- Irene Marabini, classe 2014, "per lo spirito di accoglienza e la spontaneità dei gesti con cui ha aiutato un coetaneo ucraino in fuga dalla guerra ad ambientarsi nel nostro Paese";
- Nicole Minardi, classe 2010, "per la tenacia con cui affronta la sindrome Pan-Pandas, ancora poco nota";
- Ginevra Minetti, classe 2007, "per l'entusiasmo e la generosità con cui presta la sua opera di volontaria. Durante la recente alluvione di Prato ha preso parte alla ricerca di alcune persone disperse e si è dedicata senza sosta all'accoglienza dei tanti sfollati";
- Filippo Mutta, classe 2006, "per aver saputo coniugare passione per la scienza e alto senso civico, realizzando un sistema operativo che offre maggiore difesa da attacchi informatici e ponendolo gratuitamente a disposizione della collettività";
- Elisa Palombo, classe 2010, "per aver ridato voce, attraverso la sua penna, a una giovane vittima di mafia";
- Giovanni Prestinice, classe 2010,"per la determinazione con cui si impegna come volontario per la difesa dei diritti dei migranti";
- Adele Ricci, classe 2011, "per la gentilezza e la spontaneità con cui si dedica a un compagno in difficoltà";
- Matteo Ridolfi, classe 2010,"per la prontezza con cui ha praticato il massaggio cardiaco a un uomo, colto da malore, salvandogli così la vita";
- Fatima Sadkaoui, classe 2009, "per il supporto fornito con generosità a un compagno di classe proveniente dal Senegal";
- Alfonso Stigliani, classe 2005, "per la maturità e la profondità con cui si è raccontato in un libro autobiografico";
- Emanuela Tessitore, classe 2005, "per l'impegno e la generosità con cui si è messa a disposizione della comunità scolastica nei mesi più difficili della pandemia";
- Damiano Toniolo, classe 2008, "per la passione genuina con cui accudisce le sue galline, da cui ha tratto l'ispirazione per scrivere un libro, il cui ricavato è stato devoluto interamente in beneficienza";
- Michele Vigilante, classe 2006, "per l'impegno nella promozione del valore sociale della lettura";
- Matteo Violani, classe 2006, "per il servizio di volontariato prestato in occasione dell'alluvione che ha colpito la sua città";
- Matteo Zago, classe 2015, "per la prontezza con cui, a soli otto anni, è riuscito a fermare un veicolo in movimento che rischiava di schiantarsi a causa del malore che ha colpito il padre mentre era alla guida".