Chi rischia la sospensione dell’Assegno di inclusione da giugno 2024 e perché
L'Assegno di inclusione è partito a gennaio 2024 con un meccanismo di ‘controllo': i beneficiari devono presentarsi ai servizi sociali per la prima volta entro 120 giorni da quando firmano il Patto di attivazione digitale. Può esserci un appuntamento, oppure essere una presentazione spontanea. In ogni caso, se questo non avviene, l'Assegno viene sospeso. Ora l'Inps ha ricordato, con una apposita circolare, che per le domande fatte tra dicembre e gennaio, che hanno iniziato a ricevere i soldi da gennaio, i 120 giorni hanno iniziato a scadere il 25 maggio 2024. Questo significa che, per chi non è ancora andato dai servizi sociali, la mensilità di giugno potrebbe essere sospesa.
Come sapere se il proprio assegno sarà sospeso a giugno 2024
Scoprire se il proprio assegno è sospeso è semplice. Sulla piattaforma Siisl, nell'area riservata, si trova il contatore che calcola quando scadono i 120 giorni di tempo. In più, sul portale Inps dedicato all'Assegno di inclusione, a partire dal mese successivo alla scadenza dei 120 giorni si vede che la procedura è sospesa per "Mancata presentazione per il primo appuntamento presso i servizi sociali entro 120 giorni".
Come rimediare alla sospensione dell'Adi: le istruzioni dell'Inps
Chi si trova in questa situazione ha un modo per rimediare: recarsi ai servizi sociali, con tutti i componenti della famiglia beneficiaria, e assicurarsi che questo appuntamento venga registrato. Normalmente, dovrebbero essere gli stessi servizi a contattare e convocare le famiglie interessate quando la scadenza si avvicina. Ma si può anche prendere un appuntamento in autonomia. Da quando l'incontro viene registrato, "l’erogazione della misura sarà ripristinata senza soluzione di continuità", ha spiegato l'Inps. Se, nel frattempo, era stato sospeso, il pagamento sarà ripreso anche con gli arretrati.
L'Istituto ha specificato che "le registrazioni che perverranno entro il giorno 20 del mese saranno rielaborate in tempo utile per le relative disposizioni mensili di pagamento". Dunque, se si fissa un appuntamento con i servizi sociali entro il 20 giugno, e questo viene registrato nello stesso giorno, l'assegno di giugno dovrebbe arrivare regolarmente. In caso contrario, si passerà a luglio, e se l'incontro con i servizi si svolge regolarmente si recupererà anche l'arretrato di giugno.
Chi è esonerato dall'incontro con i servizi sociali
Al primo appuntamento devono andare tutti i componenti del nucleo familiare. È anche possibile, in caso di convocazione, non andare all'appuntamento, ma deve esserci un giustificato motivo. In questo caso la sospensione non avviene, ma i servizi sociali devono riconvocare la famiglia il prima possibile. Chi invece non si presenta all'appuntamento senza motivoass decade dalla misura.
L'incontro iniziale è il primo passo nella procedura dei controlli legati all'Adi. Successivamente, ci dovrà essere un appuntamento ogni 90 giorni, e anche qui se la scadenza non è rispettata l'assegno sarà sospeso. A questi incontri successivi non dovranno necessariamente andare tutti i componenti della famiglia: saranno esclusi gli over 60 e chi ha una disabilità (a meno che non siano gli unici adulti in una famiglia insieme a minorenni con obbligo scolastico), e anche le donne vittime di violenza, con o senza figli, seguite dai centri antiviolenza. Chi invece ha l'obbligo di attivazione lavorativa dovrà andare, sempre ogni 90 giorni, al centro dell'impiego o comunque nella struttura che lo segue nella ricerca di lavoro.