Chi resterà escluso dagli aumenti di stipendio con il taglio del cuneo fiscale
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Con l'ultimo decreto Lavoro il governo Meloni ha approvato il nuovo taglio del cuneo fiscale, che prevede una nuova riduzione sulla parte contributiva fino al 6/7%, a seconda del reddito annuo lordo. Parliamo di un taglio più che doppio rispetto al precedente – quello della legge di Bilancio, di conferma all'intervento del governo Draghi – almeno in termini percentuali, e si tradurrà in un aumento netto in busta paga per milioni di lavoratori. Il beneficio – che sarà in vigore da luglio a dicembre 2023 – arriverà fino a 61 euro netti in più. Ma non non sarà per tutti, visto che una serie di categorie verranno escluse automaticamente dal taglio. L'aumento, infatti, riguarda i lavoratori dipendenti.
Chi non riceverà l'aumento di stipendio e perché
Il taglio del cuneo – precisamente si tratta di una riduzione della ritenuta contributiva nella parte a carico del lavoratore – interesserà solamente i dipendenti. A essere esclusi, perciò, saranno i lavoratori autonomi, partite Iva, cococo e occasionali, ma anche i lavoratori domestici. Inoltre non tutti i dipendenti avranno diritto all'aumento in busta paga, visto che è condizionato alle fasce di reddito: chi guadagna più di 35mila euro l'anno vedrà la propria busta paga invariata per il resto dell'anno.
Di quanto aumenteranno le buste paga per i dipendenti
Per i lavoratori dipendenti che guadagnano meno di 35mila euro lordi l'anno, scatterà dal primo luglio il taglio del cuneo, con i conseguenti aumenti di stipendio. Il governo ha previsto quattro punti aggiuntivi, perciò si arriverà a un taglio cumulato del 7% per chi è sotto i 25mila euro e del 6% per chi è tra i 25mila e i 35mila. Questo è, a grandi linee, lo schema degli aumenti di stipendio netti dalla busta paga di luglio:
- reddito 10mila euro, aumento netto di 24 euro;
- reddito 15mila euro, aumento netto di 36 euro;
- reddito 20mila euro, aumento netto di 41 euro;
- reddito 25mila euro, aumento netto di 51 euro;
- reddito 30mila euro, aumento netto di 54 euro;
- reddito 35mila euro, aumento netto di 61 euro.