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Chi può ottenere il Bonus Natale con la tredicesima ora che la platea si è ampliata: i requisiti

Il Bonus Natale da 100 euro non sarà più rivolto solamente a chi ha figlio e coniuge a carico. La misura, dopo l’ampliamento della platea, potrà essere erogata a tutti coloro che hanno un figlio a carico. Questo apre anche a genitori single e coppie di fatto. Non cambiano gli altri requisiti, e resta un passaggio necessario per ricevere i soldi: fare domanda.
A cura di Luca Pons
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Il Bonus Natale da 100 euro che può essere erogato insieme alla tredicesima è cambiato, e dopo un intervento del Consiglio dei ministri la platea si è allargata. A pochi giorni dall'annuncio del governo Meloni sono arrivati ulteriori dettagli che permettono di capire meglio i nuovi requisiti per il bonus. Stando a quanto spiegato dal viceministro dell'Economia, Maurizio Leo, sarà necessario unicamente avere un figlio a carico.

Grazie a questa novità, inserita nel decreto che riapre il concordato preventivo, il bonus sarà disponibile anche per genitori single e coppie di fatto (esclusi i dipendenti senza figli, gli altri tipi di lavoratori e i pensionati). Ma restano comunque validi gli altri requisiti economici. Ed è ancora obbligatorio fare domanda per riceverlo.

Come cambiano i requisiti del Bonus Natale 100 euro

Ci sono dei requisiti che non cambiano anche con il nuovo intervento del governo, e sono quelli economici: bisogna avere un reddito massimo di 28mila euro nel 2024. In più, è necessario avere capienza fiscale. Ovvero, l'Irpef lorda che bisogna pagare deve essere più alta della detrazione per lavoratori dipendenti.

Ma a cambiare sono i requisiti familiari. Prima il bonus poteva andare solo ai dipendenti che avevano un coniuge a carico e almeno un figlio a carico. Oppure a chi aveva un figlio a carico, ma solo a condizione che si trattasse di una famiglia monogenitoriale: in sintesi, l'altro genitore doveva essere deceduto, oppure non aver riconosciuto il figlio.

Come ha spiegato Leo, ora "viene di fatto eliminato il requisito di avere il coniuge a carico e dunque per avere il bonus basterà avere almeno un figlio a carico". Senza più la ‘limitazione' del coniuge a carico, la stima del governo è che la platea passerà da un milione a circa 4,5 milioni di persone.

Chi è che prima non poteva accedere al Bonus Natale, e invece ora potrà fare domanda? Tutti quei lavoratori e quelle lavoratrici dipendenti che hanno un figlio a carico ma non sono sposati, anche se l'altro genitore è ancora in vita: soprattutto i genitori single, separati o divorziati, e le coppie di fatto.

Come fare domanda per il Bonus con la tredicesima: le scadenze

Chiariti i nuovi requisiti, che sono più inclusivi, ora resta il passaggio cruciale per i dipendenti interessati: fare domanda. È necessario presentare al datore di lavoro una autocertificazione in cui si dichiara di avere tutti i requisiti indicati (capienza fiscale, reddito entro i 28mila euro nel 2024, almeno un figlio a carico) e si riporta il codice fiscale del figlio.

Per chi lavora nel pubblico, sono già arrivate le prime indicazioni specifiche dal portale NoiPa. La scadenza fissata per inviare l'autocertificazione è venerdì 22 novembre, alle ore 12. Per i dipendenti pubblici ci sarà una procedura automatizzata da eseguire nella propria Area personale di NoiPa – tutte le istruzioni sono state fornite sulla stessa pagina.

Per i dipendenti del settore privato, invece, non c'è una scadenza unitaria. Ciascuna azienda può scegliere di fissarne una, naturalmente. In ogni caso, le richieste dovranno essere inviate in tempo per permettere l'eventuale verifica dei requisiti e poi l'elaborazione della domanda nelle buste paga che contengono la tredicesima. La legge infatti prevede che il bonus vada erogato insieme alla tredicesima mensilità.

Per chi non fa richiesta in tempo, comunque, i soldi non andranno perduti. Bisognerà però ricordarsi del bonus fino alla metà del prossimo anno. Infatti, sarà possibile ‘riscuotere' i 100 euro sotto forma di detrazione nella dichiarazione dei redditi da presentare il prossimo anno. A quel punto, invece di essere inseriti in busta paga, i soldi saranno direttamente scalati dalla somma da versare al Fisco.

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