Chi pagherà meno tasse con la nuova riforma fiscale
L'accordo sul taglio delle tasse è stato raggiunto. La maggioranza ha trovato finalmente il punto d'incontro sull'utilizzo degli 8 miliardi previsti in manovra, che lo stesso ministro Franco aveva spiegato che si sarebbe deciso con calma come impiegare. Dovrebbero essere spartiti, con 7 miliardi destinati al taglio dell'Irpef e uno a quello dell'Irap. Nello specifico le aliquote Irpef dovrebbero cambiare ed essere riviste, passando da cinque a quattro, con la rimodulazione degli scaglioni. L'accordo tra il ministro dell'Economia e i rappresentanti dei partiti di maggioranza è arrivata ieri sera, ma le parti sociali già protestano in modo trasversale: da Confindustria ai sindacati.
Ad oggi le aliquote Irpef sono cinque: 23% fino a 15mila euro, 27% tra i 15mila e i 28mila, 38% tra i 28mila e i 55mila, 41% tra i 55mila e i 75mila e 43% sopra i 75mila. Il primo scaglione rimarrebbe invariato, il successivo – quello tra i 15mila e i 28mila – scenderebbe al 25% dal 27%. Il terzo scaglione diventerebbe dai 28mila ai 50mila, scendendo al 35% dal 38%. Poi scatterebbe il quarto e ultimo sopra i 50mila direttamente al 43%. Inoltre ci dovrebbe essere una rimodulazione delle detrazioni, con l'assorbimento dell'ex bonus Renzi, che però non sono ancora state definite. Il che rende complesso fare delle vere e proprie simulazioni. Le prime stime prevedono un risparmio effettivo che va dai 300 euro (massimo) dei redditi bassi ai 920 euro l'anno per il ceto medio, vero obiettivo di questa riforma.
Draghi ha convocato i capigruppo parlamentari e i capi delle delegazioni delle forze politiche di maggioranza a partire da lunedì prossimo a Palazzo Chigi. Agli incontri parteciperà anche Franco. L'obiettivo è avere il via libera in vista della discussione parlamentare sulla Legge di Bilancio, anche e soprattutto sulla questione tasse. Tra i più insoddisfatti ci sono le parti sociali: Confindustria critica il taglio delle aliquote e lamenta che si sia fatto poco per le imprese, i sindacati vorrebbero spostare su "lavoratori e pensionati" il miliardo destinato all'Irap.