Chi nega l’olocausto rischia fino a sei anni di carcere
La Camera dei deputati ha approvato, con 237 voti favorevoli, 5 contrari e 102 astenuti, il disegno di legge sul negazionismo ch configura un nuovo reato nel codice penale italiano: il legislatore infatti dispone l'applicazione della pena "da due a sei anni se la propaganda, ovvero l'istigazione e l'incitamento commessi in modo che derivi concreto pericolo di diffusione, si fondano in tutto o in parte sulla negazione della Shoah, o dei crimini di genocidio, dei crimini contro l'umanità e dei crimini di guerra, come definiti dagli articoli 6, 7 e 8 dello Statuto della Corte penale internazionale". Il negazionismo, quindi, diventerà un'aggravante, aggiunta alla legge Mancino, rispetto ai reati di stampo xenofobo e di discriminazione razziale.
Renzo Gattegna, presidente dell'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, ha commentato: "Oggi, nell'aula della Camera, si è compiuto l'ultimo atto di uno straordinario impegno civico e culturale che ha visto protagoniste le massime istituzioni del nostro Paese". Con l'approvazione del ddl sul negazionismo "l'Italia scrive infatti una pagina storica della sua recente vicenda parlamentare e dota il legislatore di un nuovo fondamentale strumento nella lotta ai professionisti della menzogna tutelando al tempo stesso, con chiarezza, principi irrinunciabili quali la libertà di opinione e di ricerca". "Il ringraziamento – aggiunge il presidente dell'Ucei – va in particolare a tutti quei parlamentari che con inesauribile passione e impegno hanno fatto sì che questo risultato potesse essere raggiunto nei modi e nei tempi più adeguati".
"Con l'approvazione di questo provvedimento, il Parlamento intende contrastare una delle forme più sottili e striscianti della diffamazione razziale, della xenofobia a sfondo antisemita e non solo, e in genere dell'incitazione all'odio", ha dichiarato Chiara Gribaudo, vice-presidente del Gruppo Pd della Camera.