Chi ha vinto i ballottaggi delle elezioni comunali
Due settimane dopo il primo turno di elezioni amministrative, contraddistinto da una netta vittoria del centrodestra e da una serie di strascichi e conseguenze – una su tutte l'esplosione definitiva della crisi del Movimento 5 Stelle e la conseguente scissione targata Di Maio -, i ballottaggi hanno raccontato evidentemente un'altra storia. Damiano Tommasi vince a Verona, dove tutti dicevano di crederci ma nessuno ci credeva veramente, ma il centrosinistra ribalta – con enorme sorpresa – la situazione a Catanzaro e si conferma a valanga a Parma. E ancora: Alessandria, Monza e Piacenza vanno al centrosinistra, Barletta, Lucca e Frosinone al centrodestra. Cuneo al centrosinistra e Gorizia al centrodestra.
Partiamo da Verona, dove c'è stata la vittoria simbolo del centrosinistra – e sconfitta simbolo del centrodestra – in questa tornata di elezioni comunali: Damiano Tommasi ha vinto con il 53,40%, contro il 46,60% di Federico Sboarina. È pesata senz'altro la spaccatura nel centrodestra, con Forza Italia che ha sostenuto l'ex sindaco Tosi e Sboarina che ha rifiutato l'apparentamento, ma è stata anche una delle città in cui il centrosinistra si è presentato davvero unito, dal Movimento 5 Stelle ad Azione.
A Catanzaro, invece, c'è stato un vero e proprio ribaltone: ha vinto Nicola Fiorita, candidato del centrosinistra, con il 58,24%, contro il 41,76% di Valerio Donato, candidato del centrodestra (sostenuto al secondo turno anche da Fratelli d'Italia). Fiorita ha preso 17.823 voti contro i 12.778 di Donato. Per capirci: al primo turno Fiorita ne aveva ottenuti 14.966 e Donato 20.768. Nel giro di due settimane i voti del candidato di centrodestra si sono praticamente dimezzati.
A Parma il candidato del centrosinistra Michele Guerra ha stravinto con il 66,19% contro il 33,81% del candidato di centrodestra Pietro Vignali. Stesso discorso a Piacenza, dove la candidata di centrosinistra Katia Tarasconi – qui senza Movimento 5 Stelle – ha preso il 53,46%, sconfiggendo la candidata di centrodestra Patrizia Barbieri che si è fermata al 46,54%. Vince il centrosinistra anche a Monza, dove Paolo Pilotto ha preso il 51,21%, superando il candidato di centrodestra Dario Allevi – al 48,79% – di poco meno di mille voti.
A Lucca gli apparentamenti del candidato di centrodestra Mario Pardini – alcuni dei quali molto discussi nei giorni scorsi – hanno senz'altro dato i loro frutti: ha vinto con il 51,03%, ribaltando il risultato del primo turno e battendo di meno di settecento voti il candidato di centrosinistra Francesco Raspini, che si è fermato al 48,97%. A Carrara stravince il centrosinistra: Serena Arrighi ottiene il 57,79% contro il 42,21% del candidato di centrodestra Simone Caffaz.
A Frosinone vince il centrodestra con Riccardo Mastrangeli – che raccoglie il 55,32% dei voti – contro Domenico Marzi del centrosinistra che si ferma al 44,68%. Vittoria schiacciante del centrodestra anche a Barletta, dove Cosimo Cannito ha preso il 65,03% dei voti, lasciando a Santa Scommegna del centrosinistra appena il 34,97%.
Ad Alessandria vince il centrosinistra con Giorgio Abonante, che stacca il suo avversario di centrodestra Gianfranco Cuttica Di Revigliasco dopo un primo turno equilibratissimo: 54,41% contro 45,59%. Stesso discorso a Cuneo, dove Patrizia Manassero ha schiacciato la concorrenza di Franco Civallero: la candidata di centrosinistra ha ottenuto il 63,31% dei voti contro il 36,69% di quello di centrodestra.