video suggerito
video suggerito

Chi ha incassato di più con l’8 per mille degli italiani nel 2024: la Chiesa cattolica in calo

Il ministero dell’Economia ha diffuso i dati sull’8 per mille distribuito nel 2024: al primo posto come sempre c’è la Chiesa cattolica, che però riceve leggermente meno che in passato. Segue lo Stato,
A cura di Luca Pons
44 CONDIVISIONI
Immagine

La Chiesa cattolica sfiora il miliardo di euro di incassi grazie all'8 per mille: 990,9 milioni di euro distribuiti nel 2024. È però un calo, anche se lieve, rispetto agli scorsi anni: era dal 2010 che il ricavato dall'anticipo dell'8 per mille non scendeva sotto il miliardo. Aggiornando le cifre in base all'inflazione diventa chiaro che le donazioni distribuite quest'anno – che vengono dalle dichiarazioni dei redditi del 2020 – siano diminuite. A mostrarlo sono i dati diffusi dal ministero dell'Economia.

Al secondo posto c'è lo Stato italiano, che riceve 340 milioni di euro: l'anno scorso erano 330 milioni, quello prima 237 milioni, mentre prima del 2015 si era rimasti quasi sempre sotto la soglia dei 200 milioni. In questo caso, quindi, l'importo è andato salendo negli anni. Sempre quest'anno, 40 milioni di euro sono stati assegnati alla Chiesa valdese, 14 milioni di euro all'Unione buddhista italiana, e 4 milioni di euro all'Unione delle comunità ebraiche italiane, tra gli altri.

In particolare, per quanto riguarda il settore pubblico, il settore che ha avuto più donazioni è l'Edilizia scolastica, seguita dal settore Calamità. Non era ancora disponibile, invece, una sezione apposita per il recupero delle tossicodipendenze: il governo Meloni ha deciso di introdurla, ma ci sarà solo dalle dichiarazioni dei redditi del 2024, il cui 8 per mille sarà distribuito nel 2028.

Parlando del numero di persone che hanno scelto un destinatario, 11,8 milioni di cittadini hanno deciso di assegnare l'8 per mille alla Chiesa cattolica, 4 milioni allo Stato, 480mila persone alla Chiesa valdese, 166mila all'Unione buddhista italiana e 51mila all'Unione delle comunità ebraiche italiane. Come si può notare, questi numeri non comprendono tutti i contribuenti italiani: solo 16,7 milioni di persone hanno deciso a chi assegnare il loro 8 per mille, ovvero il 41% del totale.

Più della metà degli italiani che compilano la dichiarazione dei redditi, invece, ha lasciato che la sua parte venisse ridistribuita automaticamente. Così, tutti i beneficiari ricevono più soldi dalle scelte non espresse che da quelle espresse. Ad esempio, sui 990 milioni di euro della Chiesa cattolica ‘solo' 409 milioni sono stati donati volontariamente, mentre gli altri 581 milioni derivano dai contribuenti che non hanno scelto una destinazione per l'8 per mille. Lo stesso vale per lo Stato e gli altri soggetti coinvolti.

Per quanto riguarda la Chiesa cattolica, il calo registrato negli ultimi anni non è tanto nella quantità di soldi ricevuta in assoluto – come detto, da anni si aggira attorno al miliardo di euro all'anno – ma soprattutto nella percentuale degli italiani che la scelgono come beneficiaria. Il 70% dei contribuenti che ha devoluto l'8 per mille ha scelto la Chiesa (contro il 24% che ha scelto lo Stato). Nel 2008, l'89% aveva scelto la Chiesa e appena il 7% lo Stato. La stima del ministero dell'Economia è che nei prossimi anni la percentuale scenderà sotto il 70%.

44 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views