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Che fine ha fatto la card 18app e perché il governo Meloni ha deciso di cancellare il bonus cultura

Il bonus cultura 18app per i neomaggiorenni termina quest’anno, ma dal prossimo arriveranno due nuove card volute dal governo Meloni: una con il tetto Isee e l’altra assegnata per merito, ma mancano ancora i decreti attuativi per farle partire.
A cura di Tommaso Coluzzi
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La card 18app per i neomaggiorenni appartiene ormai al passato. Dal 2024, il bonus cultura verrà ufficialmente cancellato. O meglio, in realtà è già successo: prima con la manovra dello scorso anno – che ha previsto che questa fosse l'ultima stagione dell'aiuto culturale voluto dal governo Renzi e rinnovato fino a ora – e poi quando sono finiti i fondi e l'esecutivo Meloni ha deciso di non rifinanziare la misura. Insomma, non tutti i nati nel 2004 hanno ricevuto il bonus e chi non lo ha chiesto in tempo non lo avrà, mentre per chi sulla carta d'identità riporta il 2005 come anno di nascita potrà accedere a due nuove card targate Meloni.

Nonostante si sapesse da un anno che il primo gennaio 2024 sarebbe scattata questa transizione alle nuove misure, il governo non ha ancora prodotto i decreti attuativi per far partire le due card: la Carta Cultura Giovani e la Carta del Merito. Il fondo a disposizione dovrebbe essere da 190 milioni di euro, più o meno quanto speso negli anni scorsi per finanziare la vecchia card. I requisiti, più stringenti, dovrebbero però restringere di molto la platea.

Le nuove carte si baseranno su due criteri fondamentali: il reddito e il merito. La prima, la Carta Cultura Giovani, verrà erogata con le stesse identiche modalità del vecchio bonus cultura 18app, ma con una differenza sostanziale: ci sarà un tetto al reddito Isee, fissato a 35mila euro. La seconda invece, la Carta del Merito, verrà assegnata a chi riuscirà a prendere 100 o 100 e lode all'esame di maturità. In entrambi i casi, le carte avranno un valore di 500 euro – come successo finora – e potranno essere cumulabili. Insomma, chi ha un reddito Isee inferiore ai 35mila euro e riesce a prendere il massimo dei voti all'esame di Stato può ottenere 1000 euro totali. Non cambiano, inoltre, le regole di spesa: il funzionamento dovrebbe essere lo stesso, così come i beni e servizi che possono essere acquistati. Non è un segreto che, per il settore della cultura, il bonus ha avuto un ruolo fondamentale negli incassi di questi anni.

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