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Chi fa davvero opposizione in Parlamento (lo dicono i numeri)

I dati di OpenPolis sul comportamento dei gruppi parlamentari in occasione dei voti finali dei provvedimenti: una volta su quattro sono tutti d’accordo.
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È di qualche giorno fa un interessante report di OpenPolis che fotografa il modo in cui i gruppi parlamentari hanno votato nel corso di questa prima parte della legislatura. L’analisi (che è riferita ai soli “voti finali”) si concentra infatti sulle scelte dei gruppi in Parlamento, in relazione alle “indicazioni” del Partito Democratico e spinge a un interessante confronto tra i mesi della reggenza di Enrico Letta e quelli di Matteo Renzi. Le differenze, sostanziali in alcuni casi, rendono l’idea della struttura della maggioranza di Governo ed evidenziano anche il grado di “condivisione” delle scelte dell’esecutivo (tenendo ovviamente conto del fatto che Enrico Letta fosse sostenuto da una ampia maggioranza, comprendente anche la componente di Forza Italia).

Ma i dati mostrano anche la reale “consistenza” dell’opposizione, evidenziando quali sono i gruppi che più frequentemente seguono il Partito Democratico nelle sue scelte e come è cambiato il comportamento degli altri partiti che compongono la maggioranza di Governo.

Cominciamo col dire che nel 23 percento dei voti finali tutti i gruppi in parlamento hanno seguito il Partito Democratico votando a favore e “in media solamente tre movimenti hanno votato la maggior parte delle volte in disaccordo con il Governo: Lega, Fratelli d’Italia e M5S”.

Alla Camera dei deputati, il gruppo più “vicino” al PD è quello di Scelta Civica, che vota il 98,86% delle volte come i democratici, seguito da vicinissimo da Per l’Italia e Area Popolare (oltre il 98%); interessante il comportamento del Gruppo Misto, che appoggia il PD nell’82 percento dei voti finali (la quota saliva fino al 96% con Letta a Palazzo Chigi).

Per quel che concerne Forza Italia due sono le indicazioni che emergono dal report di OpenPolis: il cambiamento avvenuto con la nomina di Renzi alla Presidenza del Governo (con Letta i voti coerenti col PD erano l’86% del totale) e l’appoggio sostanziale, anche dopo il cambio della guardia a Chigi, a gran parte dei provvedimenti votati dai democratici, considerando che i forzisti hanno votato assieme ai dem nel 65% dei casi.

Come detto, a farsi carico di gran parte del lavoro di opposizione sono Sel (44% dei voti favorevoli), Lega Nord (44%) e Movimento 5 Stelle (i grillini hanno votato come il PD nel 35% dei casi). È questa "l'opposizione di fatto" al Governo Renzi.

Questa la tabella riassuntiva per i voti a Montecitorio:

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Benché i numeri della maggioranza siano molto più risicati al Senato, non si registrano cambiamenti sostanziali. Di più, si nota come anche le componenti "minori" di opposizione votino spesso e volentieri a supporto del Partito Democratico (i fittiani lo fanno nel 79% dei casi, i verdiniani nel 78%, Gal nel 73% dei casi) e come paradossalmente l'arrivo di Renzi abbia aumentato la "collaborazione" con il Movimento 5 Stelle (dal 31% al 42% dei voti coerenti). Questa la tabella riassuntiva:

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A Fanpage.it fin dagli inizi, sono condirettore e caporedattore dell'area politica. Attualmente nella redazione napoletana del giornale. Racconto storie, discuto di cose noiose e scrivo di politica e comunicazione. Senza pregiudizi.
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