Chi è Matteo Piantedosi, il nuovo ministro dell’Interno nel governo Meloni
Matteo Piantedosi è il nuovo ministro dell'Interno del governo Meloni. Attualmente prefetto di Roma, con un passato importante proprio al Viminale. Si tratta di un tecnico, ma che è vicino all'area della Lega. Matteo Salvini, pochi giorni fa, ricordava: "Piantedosi ha fatto il ministro con me, i decreti Sicurezza li abbiamo scritti insieme", è "uno sei servitori dello Stato migliori che io conosca". Ovviamente il neotitolare del Viminale non ha fatto il ministro insieme a Salvini, ma il capo di gabinetto del leader della Lega durante il governo gialloverde. Era nota, all'epoca, la presenza costante di Piantedosi all'Interno in sostituzione di Salvini, soprattutto durante i periodi di campagna elettorale.
Chi è Matteo Piantedosi, nuovo ministro dell'Interno
Piantedosi è nato a Napoli e ha 59 anni, si è laureato in Giurisprudenza a Bologna dove ha cominciato la sua carriera. Per otto anni è stato capo di gabinetto nella Prefettura del capoluogo emiliano. Poi è arrivato al ministero dell'Interno, nel 2009, per dirigere l'Ufficio relazioni parlamentari. Nel 2011 è diventato prefetto di Lodi, mentre dal 2012 è stato vice capo di gabinetto di nuovo al Viminale. Nel 2017 è diventato prefetto di nuovo, ma a Bologna. Poi, nel 2018, è arrivata la chiamata di Matteo Salvini: capo di gabinetto del ministro dell'Interno, con cui ha lavorato fianco a fianco in tutto il periodo dei decreti Sicurezza e della guerra a sbarchi e Ong. Poi, con l'arrivo di Luciana Lamorgese, è stato nominato prefetto di Roma.
L'orientamento politico e la linea sull'immigrazione
A livello politico Piantedosi non ha esperienza in prima persona, essendo stato sempre un tecnico. Di fatto, però, la linea che ci si può aspettare da lui su immigrazione e sicurezza è molto simile a quella tenuta nell'anno e mezzo di governo gialloverde da Matteo Salvini, del quale era il braccio destro. Il governo del quale farà parte, d'altronde, non a caso è di destra. Salvini ha detto varie volte che vorrebbe ripristinare in toto i decreti Sicurezza, che durante il governo giallorosso sono stati parzialmente modificati. Potrebbe essere la stessa linea di Piantedosi, ma per saperlo bisognerà aspettare di vederlo all'opera da ministro.