Chi è Marta Cartabia, da ministra della Giustizia a candidata di +Europa e Azione per il Quirinale
Al primo scrutinio per l'elezione del presidente della Repubblica la stragrande maggioranza dei partiti voterà scheda bianca, mentre proseguono le trattative tra i leader per trovare un accordo sul nome condiviso da portare al Quirinale. La federazione di +Europa e Azione, invece, ha annunciato che già alla prima votazione farà il nome di Marta Cartabia, ministra della Giustizia nel governo di Mario Draghi ed ex presidente della Corte Costituzionale. Classe 1963, Cartabia è stata la prima donna a ricoprire tale incarico alla Consulta. Ha alle spalle una lunga carriera da giurista e accademica: ha insegnato anche in numerose università all'estero, ad esempio in Francia e negli Stati Uniti.
Chi è Marta Cartabia, possibile candidata Presidente della Repubblica
Fa parte dell'Associazione italiana dei costituzionalisti. Nel 2011 è stata nominata giudice della Corte Costituzionale dall'ex presidente della Repubblica Giorgio Napolitano: era la terza donna ad essere nominata giudice e tra i più giovani a ricoprire l'incarico. Qualche anno dopo viene scelta per la vicepresidenza, mentre nel 2019 diventa la prima donna presidente della Corte. A febbraio 2021 viene chiamata a far parte del governo tecnico di unità nazionale presieduto da Draghi e diventa Guardasigilli. È la terza donna alla guida del ministero della Giustizia.
+Europa e Azione voteranno Cartabia al primo scrutinio
Il suo nome già nei giorni scorsi circolava come quelli papabili per il Quirinale. +Europa e Azione hanno deciso di sostenerla già alla prima votazione. "Tutti dicono di volere una figura di alto profilo, super partes, autorevole e garante della Costituzione. Meglio ancora se donna. Noi invece la votiamo", ha scritto su Twitter Matteo Richetti, senatore di Azione.
"Non è possibile andare avanti con tatticismo e schede bianche. Voteremo da subito Marta Cartabia e invitiamo grandi elettori e grandi elettrici a fare lo stesso. Basta trovare sempre una scusa per non votare una donna, anche quando ha il profilo perfetto", ha aggiunto Carlo Calenda, leader di Azione.
E infine Riccardo Magi, di +Europa, ha scritto: "La nostra democrazia vive da tempo una grave crisi costituzionale, il nome e la storia di Marta Cartabia, che voteremo come +Europa e Azione sono garanzia di un presidio rigoroso e intransigente della Costituzione e dello stato di diritto".