Chi è Maria Rosaria Boccia e cosa c’entra il ministro Sangiuliano
Sui suoi social fioccano le foto con ministri e personalità politiche, ma a Palazzo Chigi negano di conoscerla. Il nome di Maria Rosaria Boccia è finito sulle pagine dei principali quotidiani per quello che in molti hanno già soprannominato ‘il giallo dell'estate'.
Tutto ha inizio quando l'influencer, che sul suo account Instagram si qualifica come presidente dell'associazione Fashion week Milano moda, aveva dichiarato a mezzo social di essere stata nominata dal ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano "Consigliere per i Grandi Eventi".
Nel post in questione Maria Rosaria Boccia ringraziava il ministro per la nomina, con tanto di foto che ritrae i due posare vicini in una delle sale di Via del Collegio Romano. Dal ministero però, si erano affrettati a smentire l'incarico, sollevando i sospetti delle opposizioni.
Nel frattempo, sarebbe spuntata una mail riservata relativa all'organizzazione del G7 Cultura, inviata a Boccia. La questione ha portato il ministro Sangiuliano a inviare una lettera pubblica a La Stampa per difendersi dalle dichiarazioni dell'influencer. Anche la premier, Giorgia Meloni, nei giorni successivi ha convocato il ministro a Palazzo Chigi per sentire la sua versione dei fatti.
Ma mentre Sangiuliano continua a ribadire di non aver mai speso soldi pubblici per viaggi e soggiorni di Boccia, la donna sostiene che fosse il MiC a occuparsi dei rimborsi spese, allegando audio, biglietti e screenshot come prove.
Il Partito democratico infatti, ha presentato un'interrogazione parlamentare sul caso. La capogruppo nella Commissione Cultura della Camera, Irene Manzi, e il responsabile nazionale Sud, Marco Sarracino, hanno chiesto a Sangiuliano di chiarire se "la notizia della nomina della consigliera del ministro della Cultura per i grandi eventi, riportata dagli organi di stampa, sia stata formalizzata o se si è davanti ad una gestione opaca degli incarichi fiduciari del Ministro che rischiano di danneggiare l'immagine del Paese".
Anche da Italia Viva hanno avanzato dubbi e perplessità. I senatori Daniela Sbrollini e Ivan Scalfarotto, hanno evidenziato che il curriculum di Maria Rosaria Boccia "risulta palesemente carente sia rispetto alle tematiche di interesse del dicastero, sia rispetto all'organizzazione di grandi eventi in generale; del pari, la presenza di Maria Rosaria Boccia accanto al Ministro appare costante anche in occasione di eventi ufficiali, facendo sorgere interrogativi circa il suo ruolo e le sue responsabilità".
Chi è Maria Rosaria Boccia, dalle lauree in economia alla moda
In questi giorni, attorno alla donna si sono concentrate le attenzioni della stampa, nel tentativo di conoscere di più sull'occupazione dell'influencer e sulla natura dei suoi rapporti col titolare della Cultura. Secondo le indiscrezioni circolate finora, Maria Rosaria Boccia ha lavorato come organizzatrice di eventi e promotrice di progetti legati alla nutrizione e sarebbe anche ricoperto il ruolo di presidente del comitato tecnico-scientifico dell'intergruppo parlamentare "La cultura della Bellezza: Medicina Estetica, Formazione, Ricerca e Benessere".
La donna, 41enne, originaria di Pompei, avrebbe conseguito una laurea triennale e una magistrale in Economia, anche se poi durante la sua carriera ha coltivato i suoi interessi per la moda e la medicina estetica.
Tramite delle storie Instagram, l'influencer, che nel frattempo ha quasi raggiunto la soglia dei 30mila followers, si è scagliata contro Dagospia – autore della notizia – per aver "sbattuto la mia faccia e quella del ministro su tutte le testate italiane". La donna ha anche chiesto di rivelare il nome della fonte che ha fatto trapelare l'indiscrezione.
La smentita da parte del Ministero e le frequentazioni politiche di Boccia
Nel frattempo, Andrea Petrella, capo ufficio stampa del ministero della Cultura, contattato dai giornalisti di In Onda, ha ribadito che "non c'è nessuna nomina", sostenendo che Boccia sia "una che si vuole far accreditare". In risposta, l'influencer ha condiviso gli screenshot di due gruppi Whatsapp legati al dicastero ("Monitoraggio Cultura" e "Social Cultura"), accusando Petrella di averla rimossa "quando eravamo tutti inferne", il 16 agost0 scorso.
Boccia ha poi arricchito la sua testimonianza con altre foto che la mostrano partecipe a eventi del ministero in cui era presente anche l'addetto stampa e screenshot di chat in cui Petrella si rivolge alla "dottoressa Boccia". A dimostrare insomma, di essere tutto fuorché una sconosciuta per l'entourage di Sangiuliano.