Chi è Giorgio Randazzo, il consigliere di FdI arrestato nel caso Corona che si batteva il petto per Borsellino
"Questa sera vi raccomando… Battetevi tutti il petto alla fiaccolata per Paolo Borsellino". L'ultimo post sui social di Giorgio Randazzo comincia così. La didascalia accompagna la foto di un murale con la scritta "Paolo Vive" e accanto la fiamma tricolore di inequivocabile matrice. L'ultimo post di una lunga serie, che va dalle più classiche citazioni di Giorgio Almirante alla commemorazione di Jan Palach (di cui si era riparlato per la decisione singolare del presidente del Senato di andarlo a omaggiare il 25 aprile).
Ma c'è spazio anche per qualche dura protesta contro l'amministrazione locale, accusata di non aver preso un albero di Natale da mettere in piazza. Allora insieme alla Gioventù Nazionale, Randazzo ha provveduto a posizionare un albero dotato di bandiera, ma rigorosamente "senza palle". Una velata critica alla giunta comunale.
A poche ore dall'ultimo post su Paolo Borsellino, però, Randazzo si trova ai domiciliari. È stato arrestato questa mattina dalle forze dell'ordine nell'ambito dell'inchiesta partita dalle intercettazioni telefoniche a carico di Fabrizio Corona, da cui si sarebbe scoperto un tentativo di ricettazione. Secondo le prime ricostruzioni, il carabiniere Luigi Pirollo si sarebbe introdotto illegalmente nel sistema informativo dell'Arma, estraendo 786 file riservati relativi alle indagini sulla cattura di Messina Denaro. Poi, con l'aiuto di Randazzo, avrebbe cercato di venderli a Corona. "Sono sorpreso e indignato", il commento del sindaco.
Pur trentatreenne, Randazzo vanta una lunga carriera politica. Ricopre l'incarico di consigliere comunale di Mazara del Vallo dal 2009, prima eletto con il Pdl, poi passa a Diventerà Bellissima di Nello Musumeci (oggi ministro) e infine fonda un suo movimento civico e un gruppo in consiglio comunale. L'esperienza in proprio dura poco, perché tenta l'elezione a sindaco con la Lega di Matteo Salvini, fallendo l'obiettivo. Due anni fa l'ultima rottura: addio al Carroccio, torna in Fratelli d'Italia. E chissà che questa storia non sia la pietra tombale sulla sua, breve ma intensa, carriera politica.