Chi è Franco Frattini, il berlusconiano possibile Presidente della Repubblica
Nella girandola di nomi per la Presidenza della Repubblica, quello di Franco Frattini si fa sempre più insistente come possibile proposta del centrodestra che può avere l'ok dal Movimento 5 stelle. Matteo Salvini e Giuseppe Conte ne avrebbero parlato ieri in un colloquio privato, con il presidente grillino che, secondo i retroscena, è apparso possibilista. L'ex ministro degli Esteri di due governi Berlusconi, d'altronde, è un profilo che potrebbe piacere a molti dei 1009 grandi elettori che si trovano in questi giorni a scegliere il nuovo Presidente della Repubblica. Moderato, con un profilo sobrio e con un'esperienza internazionale come Commissario europeo alla Giustizia, può raccogliere consensi anche tra le fila del PD, visto il suo passato da socialista. Ma non scalda certo gli animi alla sinistra dei democratici.
Chi è Franco Frattini, possibile candidato Presidente della Repubblica
Nato a Roma nel 1957, Franco Frattini è laureato in giurisprudenza e ha un passato da avvocato dello Stato e magistrato del Tar in Piemonte, ma anche consigliere di Stato e consigliere giuridico del ministero dell'Economia. Poi la militanza nel Partito socialista italiano e la vicinanza con Claudio Martelli. Quindi, dopo Mani Pulite e la fine della Prima Repubblica, l'adesione a Forza Italia. Ma a portarlo al governo non è l'allora leader del centrodestra Silvio Berlusconi, bensì Lamberto Dini, dopo la caduta del primo esecutivo del Cavaliere per il ritiro della fiducia da parte della Lega di Bossi nel 1994. L'anno dopo Frattini diventa ministro della Funzione Pubblica. Poi i due incarichi da titolare della Farnesina nel 2001-2002 e nel 2008-2011. In mezzo l'incarico da membro della Commissione Barroso, con delega anche alla Sicurezza (e posizioni sull'immigrazione che non dispiacciono a Salvini), tra il 2004 e il 2008.
Da ministro degli Esteri, in linea con l'allora esecutivo di centrodestra, ha lavorato per l'appoggio logistico all'invasione dell'Iraq portata avanti dagli Stati Uniti. L'intervento fu definito dal governo Berlusconi "legittimo", pur in mancanza di mandato Onu. Nel 2004, quindi, ha firmato una contestata legge sul conflitto di interessi. A criticarla, per presunta incompatibilità con gli standard europei e internazionali in materia di libertà di espressione e pluralismo dei mezzi di comunicazione, è stata la Commissione di Venezia del Consiglio d'Europa.
Franco Frattini al Consiglio di Stato
Frattini è stato quindi appena nominato presidente del Consiglio di Stato, di cui era membro dal 2009. L'elezione, all'unanimità, da parte del Consiglio di presidenza della Giustizia amministrativa, è arrivata lo scorso 14 gennaio 2022, dopo la nomina da parte di Mario Draghi come presidente aggiunto dello stesso Consiglio di Stato il 21 aprile di un anno fa. Da magistrato ha fatto discutere negli ultimi anni la sua posizione sul progetto Light Up dell’European Research Council (Erc) per studiare il recupero della vista di pazienti con danni cerebrali e la connessa sperimentazione sui macachi. Lo scorso mercoledì 19 gennaio, poi, il Consiglio di Stato di Frattini ha "riabilitato" la circolare sulle terapie domiciliari Covid del ministero della Salute (sospendendo la sentenza del Tar del Lazio che la annullava). Quest'ultima parlava di "vigilante attesa", chiedendo ai medici di attendere qualche giorno prima di utilizzare sui pazienti che mostrano i primi sintomi tutti i farmaci al momento sono considerati utili per combattere il virus.
Sportivo e appassionato di montagna, quello dell'ex ministro degli Esteri è un nome stimato da diversi colleghi magistrati e ancora conosciuto in Italia e all'estero anche grazie alla presidenza (dal 2012) della Società Italiana per l'Organizzazione Internazionale, l'ente che si occupa della formazione diplomatica dei membri di Farnesina e pubblica amministrazione.