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Chi è Fabio Panetta, il nuovo governatore della Banca d’Italia scelto dal governo Meloni

Fabio Panetta, 63 anni, con un lungo passato in Bankitalia, sarà il nuovo governatore della banca centrale. Il governo Meloni ha deciso che Panetta, dal 2020 membro del board della Bce, sostituirà Ignazio Visco dopo 12 anni di mandato. Il suo incarico avrà il via il 1° novembre 2023.
A cura di Luca Pons
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Fabio Panetta sarà il nuovo governatore della Banca d'Italia. L'economista, classe 1959, ha 63 anni e un lungo passato nel mondo delle banche, a partire proprio da Bankitalia e dalla Bce. Il governo Meloni ha deciso la sua nomina per sostituire l'attuale governatore, Ignazio Visco, che il 1° novembre 2023 terminerà il suo secondo mandato di sei anni (è in carica dal 2011) e quindi non potrà ricoprire nuovamente il ruolo.

Panetta è nato a Roma e si è laureato in Economia all'università Luiss, nel 1982. Ha poi studiato a Londra, ottenendo prima una laurea magistrale in Economia monetaria alla London School of Economics e poi un dottorato in Economia e finanza alla London Business School. Il suo ingresso alla Banca d'Italia è avvenuto già nel 1985, quando il governatore era Carlo Azeglio Ciampi. Negli anni è poi stato vicino al governatore Antonio Fazio, di cui è stato ‘consigliere' informale, e anche al suo successore, Mario Draghi, che nel 2007 lo ha nominato capo del Servizio studi di congiuntura e politica monetaria. Non a caso Panetta è considerato negli ambienti un ‘uomo di Bankitalia' e da tempo si parlava di una sua possibile nomina come governatore.

Dal 2011 è stato nominato direttore centrale per il coordinamento della partecipazione di Bankitalia all'Eurosistema. Dal 2012 al 2019 è stato poi vicedirettore generale dell'istituto, proprio durante il mandato di Ignazio Visco, per diventare direttore generale nel 2019.

Ha avuto altri incarichi anche in organizzazioni come l'Ocse e il Fondo monetario internazionale, ma ha raggiunto l'apice della carriera nel 2020, quando è stato nominato membro del Comitato esecutivo della Banca centrale europea. Qui il suo mandato sarebbe durato fino al 2028, ma evidentemente dovrà rinunciare per ricoprire l'incarico di governatore di Bankitalia. Si aprirà così uno dei posti nel board: sono sei in tutto, e la tradizione vuole che le tre maggiori economie europee (Germania, Francia e Italia) siano tutte rappresentate. Non c'è una regola che lo stabilisce, ma nel caso in cui la prassi si mantenga sarà un italiano o un italiana a ricoprire quell'incarico in futuro.

Nelle settimane del suo insediamento, si era detto che Giorgia Meloni avesse cercato proprio Panetta per proporgli il ruolo di ministro dell'Economia, che poi è andato a Giancarlo Giorgetti. Il banchiere aveva declinato, secondo le ricostruzioni, anche perché sapeva che nel 2023 si sarebbe ‘liberata' la posizione da numero uno alla Banca d'Italia. Spetta al Consiglio dei ministri avviare l'iter per la nomina: l' incarico di Panetta durerà fino al 2029, poi potrà essere rinnovato per altri sei anni.

Nella Bce, Panetta è stato considerato uno degli esponenti ‘moderati'. Proprio come Ignazio Visco, ad esempio, ha suggerito più volte che l'attuale rialzo dei tassi di interesse vada gestito con cautela e senza eccedere nelle strette, per non rischiare "danni inutili all'economia reale". A febbraio aveva invitato la Bce a non andare "come un pazzo a fari spenti nella notte", citando una canzone di Lucio Battisti. Nella stessa occasione, aveva anche detto che il rialzo dell'inflazione non doveva impedire di aumentare i salari, e che l'aumento dei guadagni registrato dalle imprese poteva tradursi in una "compensazione" ai lavoratori. Una posizione, questa, piuttosto distante da quella del suo predecessore.

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