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Chi è Enrico Caterino, il nuovo commissario straordinario per il granchio blu: di cosa si occuperà

I ministri Lollobrigida e Pichetto Fratin hanno nominato Enrico Caterino, già prefetto di Ravenna, commissario straordinario per il granchio blu. Dovrà formulare un piano di contenimento per salvaguardare gli ecosistemi marini, che soprattutto lungo la costa adriatica sono stati compromessi dalla proliferazione della specie.
A cura di Annalisa Girardi
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Sarà Enrico Caterino il commissario straordinario per il granchio blu, che si dovrà occupare di un piano di contenimento per salvaguardare gli ecosistemi marini, che soprattutto lungo la costa dell'Adriatico negli ultimi anni sono stati compromessi dalla diffusione di questa specie. Caterino è già stato prefetto di Ravenna e la sua nomina a commissario straordinario – una figura istituita nel decreto Agricoltura approvato in via definitiva a inizio luglio – è stata decisa di concerto tra il ministro Francesco Lollobrigida e quello dell'Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin. "In questa fase nell'Adriatico in particolare il granchio blu ha compromesso alcune attività economiche e soprattutto rischia di compromettere l'intero ecosistema marino senza misure strategiche", ha commentato Lollobrigida durante una conferenza stampa, assicurando che ora ci sarà "un salto di qualità" nella risoluzione della situazione.

Da parte sua Caterino ha promesso di affrontare l'emergenza "con il massimo impegno, essendo un servitore dello Stato". Poi ha aggiunto: "Il problema lo conosco perché vivo in quella zona. Nonostante tante università abbiano già degli studi, non c'è ancora una definizione precisa del motivo della proliferazione del granchio blu e anche del possibile utilizzo a livello commerciale. È un fenomeno che dev'essere gestito. Sulla tematica mi impegnerò al massimo, confrontando con gli enti che parteciperanno". Spiegando in che cosa consisterà il suo compito, l'ex prefetto ha fatto riferimento all'articolo che detta l'agenda del commissario, aggiungendo che "c'è una struttura da costruire e ci sono vari passaggi, non ci sono margini di manovra, logicamente dialogherò con il settore in maggiore difficoltà che è quello ittico e con gli istituti di ricerca".

Per quanto riguarda le tempistiche, Caterino ha fatto sapere che si metterà al lavoro "non appena la struttura sarà operativa", iniziando con una serie di incontri sul territorio. Da parte sua il ministro dell'Ambiente, Pichetto Fratin, ha sottolineato l'incidenza del riscaldamento del mare sulla proliferazione della specie: "Stiamo vivendo in un periodo molto particolare – ha detto – dove il rischio di perdita di biodiversità è molto forte; la presenza del granchio blu, come specie aliena, risale a molti decenni fa ma le classificazioni ci davano un numero di esemplari bassissimo per ettaro che si è moltiplicato per mille e quindi è diventato un'invasione. Il riscaldamento del mare probabilmente ha un'incidenza notevole in questo caso e i danni alla biodiversità hanno come conseguenza danni economici, in questo caso per la pesca".

Il ministro Lollobrigida, infine, parlando delle risorse a disposizione ha concluso: "La nomina del commissario prevede un'azione strategica. Se dalle risultanze dei confronti ci sarà esigenza di nuovi stanziamenti il governo non si tirerà indietro. Le risorse servono per risolvere questioni dal punto di vista strategico ma anche delle contingenze, come ristoro ai danni. Andremo incontro alle esigenze condivise e concordate fino a esaurimento della fase emergenziale, che deve essere accompagnata da una fase strategica".

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