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Elezione del Presidente della Repubblica 2022

Chi è Elisabetta Belloni, diplomatica a capo dei Servizi segreti che era stata proposta per il Colle

Chi è la diplomatica Elisabetta Belloni, ambasciatrice capo del Dis (Servizi segreti) che era stata candidata da Salvini e Conte per il Quirinale.
A cura di Annalisa Cangemi
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Nel tentativo di sondare nomi papabili per il Quirinale che permettessero di sbloccare lo stallo, Matteo Salvini e Giuseppe Conte avevano lanciato la candidatura della diplomatica Elisabetta Belloni, 63 anni, promossa ambasciatrice di grado nel 2014: i due leader ieri sera avevano esplicitamente detto di voler lavorare per eleggere il primo Presidente della Repubblica donna. Davanti alla contrarietà manifestata da Matteo Renzi, da Luigi Di Maio, e da Forza Italia, quest'ipotesi è stata accantonata. Belloni è stata nominata da Draghi appena 8 mesi fa a capo del Dipartimento per le informazioni e la sicurezza (cioè i Servizi segreti), e questo è stato considerato il grosso ostacolo per un suo eventuale passaggio al Quirinale.

Visto che nessuno degli schieramenti ha in questo Parlamento i numeri per eleggere da solo il Presidente della Repubblica, alla fine tutte le forze di maggioranza si sono messe d'accordo sul nome del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Chi è Elisabetta Belloni, possibile candidata a Presidente della Repubblica

Tra le candidature che potrebbero piacere soprattutto al M5s c'è quella di Elisabetta Belloni. Nata a Roma, diplomatica, 35 anni di carriera all'interno del ministero degli Esteri, potrebbe essere la persona giusta per il Colle proprio perché lontana dai partiti, e potrebbe per questo andare bene sia al centrosinistra sia al centrodestra.

In un’intervista del marzo 2007 è lei stessa a definirsi così: "Io sono orgogliosa di non avere nessuna matrice politica. Qui ci sono colleghi di destra, colleghi di sinistra e alcuni definiti istituzionali. Io sono molto orgogliosa di definirmi istituzionale”.

Sposata con Giorgio Giacomelli, ambasciatore di origini padovane morto nel febbraio 2017, Belloni si laurea in Scienze Politiche nel 1982 alla Luiss di Roma, inizia a lavorare alla Farnesina, presso la Direzione generale degli Affari Politici, per poi spostarsi prima a Vienna e poi a Bratislava, dove rimarrà fino al 1999. Rientrata nella Capitale ricopre diverse cariche: capo della segreteria della Direzione per i Paesi dell’Europa, capo dell’Ufficio per i Paesi dell’Europa centro-orientale e capo della segreteria del Sottosegretario di Stato agli Esteri. Nel suo curriculum c'è scritto che parla quattro lingue, inglese, francese, spagnolo, tedesco, e tra le onorificenze può vantare la Legion d’onore ricevuta dalla Francia.

Durante il governo Berlusconi, il ministro degli Esteri è Franco Frattini, Belloni viene collocata a Capo dell’Unità di Crisi della Farnesina, fino al 2008, per poi diventare direttore generale per la Cooperazione allo sviluppo.

Promossa Ambasciatore di grado nel 2014, durante il governo Renzi, nel 2015, l'allora ministro degli Esteri Paolo Gentiloni, la vuole come Capo di Gabinetto alla Farnesina. Dopo la fine dell'esecutivo Renzi, dopo la batosta del referendum costituzionale del 2016, Gentiloni diventa premier e nomina Belloni Segretario generale del ministero degli Esteri, ruolo mai affidato a una donna fino a quel momento. Qui Belloni rimane anche durante il Conte I e il Conte bis – occupandosi anche di dossier delicati come la morte del giovane ricercatore Giulio Regeni in Egitto – fino al maggio del 2021, quando il presidente del Consiglio Mario Draghi decide di nominarla a capo del Dis.

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