Chi è David Sassoli, il nuovo presidente del Parlamento europeo
David Sassoli è il nuovo presidente del Parlamento europeo. Candidato dell'Alleanza Progressista dei Socialisti e dei Democratici (S&D) godeva anche dell'appoggio dei Popolari, i quali con ogni probabilità si aggiudicheranno il vertice della Commissione. È prevalso su Ska Keller, nominata dai verdi, il ceco Han Zahradil, proposto dal gruppo dei Conservatori e riformisti europei, e la spagnola Sira Rego, del gruppo della sinistra unitaria. È un europarlamentare dal 2009 e fino al 2014 è stato a capo della delegazione del Partito democratico a Strasburgo, un ruolo che ha abbandonato per ricoprire quello di vicepresidente dell'Europarlamento per i mandati di Martin Schulz e Antonio Tajani, il presidente uscente. Salvo imprevisti, sarà l'unico italiano ad occupare una delle principali cariche tra le istituzioni europee.
"È un onore che il gruppo S&D mi abbia indicato come presidente del Parlamento europeo, c’è stata una discussione molto importante sul futuro dell'Europa e sui prossimi passaggi. Abbiamo la possibilità di iniziare la legislatura con una presidenza socialista", aveva affermato, ringraziando il suo gruppo per aver fatto ricadere su di lui la scelta. "Mi candido perché credo che l'Europa sarà più forte solo con un Parlamento europeo in grado di giocare un ruolo più importante. Dobbiamo essere tutti, comunque la pensiamo, impegnati nel costruire la casa della democrazia europea e questo Parlamento deve essere la casa della democrazia europea", aveva aggiunto.
Alle spalle ha una carriera giornalistica iniziata nella redazione romana del quotidiano Il Giorno. Dal 1992 invece, ha lavorato come inviato per il Tg3, collaborando allo stesso tempo in vari programmi di Michele Santoro. In seguito ha ricoperto la carica di conduttore al Tg1, diventandone anche vicedirettore. Nel 2009 intraprende la strada della politica, candidandosi come capolista per il Pd nella circoscrizione Centro alle elezioni del Parlamento europeo. Diventato capogruppo dem a Strasburgo, decide di dedicarsi totalmente alla politica. Nel 2012 si candida alle primarie per la carica di sindaco di Roma, ma viene sconfitto da Ignazio Marino. Alle scorse europee del 2014 viene rieletto nella stessa circoscrizione, ottenendo oltre 200mila voti, di cui più di 60mila solo a Roma. Il 1° luglio dello stesso anno viene eletto come vicepresidente dell'Europarlamento. Alle scorse europee del 26 maggio viene riconfermato con circa 128mila preferenze.