Chi è Daniela Fumarola, la nuova segretaria generale della Cisl
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Mercoledì 12 febbraio, Daniela Fumarola è stata eletta segretaria generale della CISL (Confederazione Italiana Sindacati Lavoratori), la seconda confederazione sindacale più grande d'Italia. La sua nomina è arrivata con un ampio consenso: ben 188 voti favorevoli su 191, durante il consiglio generale del sindacato a Roma.
A conferma della linea di continuità, l'intera squadra di segreteria è stata riconfermata: con lei, Andrea Cuccello, Ignazio Ganga, Giorgio Graziani, Mattia Pirulli e Sauro Rossi.
Chi è Daniela Fumarola
Sindacalista di lunga esperienza, 59 anni, originaria di Taranto, Fumarola ha iniziato la sua attività nel 1987 nella Federazione Italiana Sindacato Braccianti Agricoli (FISBA). Nel 2009 è diventata segretaria generale della CISL di Taranto, e nel 2016 ha assunto la guida della CISL per Puglia e Basilicata.
Nel corso della sua carriera, si è battuta per la regolarizzazione del lavoro sommerso, la riqualificazione ambientale dell’ex Ilva e la realizzazione del Gasdotto Trans Adriatico (TAP). Ha promosso patti territoriali per lo sviluppo locale e numerose iniziative a favore dell’occupazione giovanile, della conciliazione tra lavoro e famiglia, della tutela della maternità e del sostegno ai pensionati e ai lavoratori immigrati.
Il discorso programmatico di Daniela Fumarola e il tributo a Luigi Sbarra
Fumarola, nel suo primo intervento da segretaria generale, ha espresso gratitudine per Luigi Sbarra, colui che, prima di lei ha guidato la CISL dal 2021, riconoscendone l'importante ruolo nel consolidare l'identità autonoma e riformista della CISL: "Abbiamo sempre seguito la strada giusta, anche quando non era la più facile" ha dichiarato, sottolineando come il sindacato abbia saputo affrontare sfide difficili senza timore di contrapporsi a conservatorismi e immobilismi. Ha poi annunciato che Sbarra resterà attivo nella CISL, assumendo la presidenza della Fondazione Franco Marini.
L'Europa e le sfide internazionali
Fumarola ha sottolineato l'urgenza di arrivare a un'Unione Europea più forte e coesa, capace di superare rigidità economiche e investire in sviluppo sociale e industriale. Ha ribadito il pieno sostegno all'Ucraina, criticando l'aggressione russa e sottolineando l'importanza della coesione occidentale. Si è mostrata preoccupata per il ritorno del protezionismo negli Stati Uniti e per le dichiarazioni del presidente americano Donald Trump sulla crisi israelo-palestinese: "Parlare di deportazioni è agghiacciante. Servono negoziati per una soluzione a due Stati".
Fumarola ha lanciato, al termine del suo discorso, un appello per un Accordo della Responsabilità tra governo e parti sociali, con obiettivi condivisi su crescita, redistribuzione e sviluppo sostenibile e ha chiesto poi un confronto sulle pensioni per introdurre maggiore flessibilità e garanzie per i giovani. Ha poi ribadito l'urgenza di una strategia industriale per il Mezzogiorno, con investimenti in infrastrutture, istruzione e contrasto alla criminalità. "Senza un Sud forte, non ci sarà una vera ripresa per il Paese".