Chi è Carlo Calenda, il nuovo ministro dello Sviluppo economico del Governo Renzi

Da Bruxelles al Mise. Carlo Calenda sarà il nuovo ministro dello Sviluppo economico, in sostituzione di Federica Guidi, che ha rassegnato le dimissioni poche settimane fa, in seguito allo scandalo Tempa Rossa. Nonostante sia stato nominato Rappresentante dell'Italia presso l'Unione Europea solo lo scorso 21 marzo – decisione che peraltro provocò numerose polemiche perché tradizionalmente il ruolo affidato a Calenda era sempre stato riservato a membri del corpo diplomatico e mai era accaduto che fosse affidato a persone estranee all'ambiente – Calenda, a soli due mesi dalla controversa nomina è stato richiamato da Matteo Renzi perché giudicato l'unica persona in grado di prendere le redini del Mise in questo momento, archiviando quindi l'ipotesi Chicco Testa, ventilata la scorsa settimana.
"Lo avevamo mandato a Bruxelles, ma non immaginavamo lo scandalo dell’inchiesta di Potenza. A noi serve uno importante che sia in grado di maneggiare il ministero, uno che già governava la macchina, che sia in grado di impostare un lavoro proiettato sul futuro e Calenda è la persona giusta", ha dichiarato ieri il presidente del Consiglio Matteo Renzi durante un'intervista rilasciata a Fabio Fazio a "Che tempo che fa". Secondo Matteo Renzi, infatti, Calenda è la persona adatta a ricoprire il ruolo di ministro dello Sviluppo economico perché conosce bene la macchina amministrativa del dicastero, essendo già stato per due volte nominato viceministro del Mise, sia con il governo Letta che con il governo Renzi.
Figlio dell'Economista Fabio Calenda e della regista Cristina Comencini, Carlo Calenda ha 43 anni e per lungo tempo è stato il braccio destro di Luca Cordero di Montenzemolo, del quale fu nominato assistente e direttore dell'area strategica durante gli anni di presidenza in Confindustria. Laureato in giurispridenza, Calenda è specializzato in diritto internazionale. Per molti anni ha lavorato in Ferrari, in qualità di responsabile delle relazioni con i clienti e con le istituzioni finanziarie, società per la quale ha anche gestito il delicato processo di quotazione in borsa.
Nonostante la lunga carriera da manager nel settore privato, Carlo Calenda ha avuto anche qualche esperienza in politica. Tra i membri di coordinamento del think tank montezemoliamo Italia Futura, nel 2013 Carlo Calenda è stato candidato alle politiche nella lista di Scelta Civica, ma non viene eletto. Nel febbraio 2015, a ridosso del congresso di Sc durante il quale verrà eletto segretario l'attuale viceministro dell'economia Enrico Zanetti, Carlo Calenda decide di lasciare il partito fondato da Mario Monti, aderendo al Pd.