Che fine hanno fatto le multe ai No vax
Potrebbero essere rimandate ancora una volta le multe agli italiani che non hanno rispettato l'obbligo di vaccinarsi contro il Covid-19: nessun pagamento fino al 2025. La misura, introdotta dal governo Draghi a partire dal febbraio 2022 per over 50, personale scolastico e sanitario, forze dell'ordine, nella grandissima maggioranza dei casi non è mai davvero stata attuata. O meglio, oltre un milione e mezzo di persone ha ricevuto la comunicazione dell'Agenzia delle Entrate riguardante la sanzione da 100 euro, ma poi quasi nessuno ha pagato e per due volte il governo Meloni ha allungato i termini. Ora si prepara a farlo una terza volta, sospendendo tutte le procedure per le sanzioni fino al 31 dicembre 2024.
La proposta è a firma del leghista Alberto Bagnai, ed è uno dei 199 emendamenti al decreto Milleproroghe che sono ‘supersegnalati', cioè che hanno buone possibilità di essere effettivamente discussi. Il dibattito nelle commissioni Bilancio e Affari costituzionali della Camera, dove il decreto è stato inviato, dovrebbe partire mercoledì 7 febbraio e il testo dovrebbe arrivare all'Aula il 12. In quei giorni si capirà se la maggioranza sia davvero intenzionata a rimandare ancora il pagamento delle multe ai no vax.
Come detto, non sarebbe la prima volta che avviene. Poche settimane dopo l'entrata in carica del governo Meloni, a dicembre del 2022, la maggioranza approvò una prima sospensione fino al 30 giugno 2023 con il decreto Rave party. A maggio dell'anno scorso, poi, con un emendamento al decreto Omnibus, è arrivato un altro rinvio fino a giugno 2024. Ora, si prepara la terza sospensione, fino al 31 dicembre 2024.
Perché il governo Meloni non elimina direttamente la multa, visto che sembra intenzionato a non farla pagare? Il problema potrebbe essere contabile, dato che circa 1,7 milioni di persone hanno già ricevuto la comunicazione dall'Agenzia delle Entrate per l'avvio del procedimento della sanzione, che vale 100 euro a testa. Questo significa che lo Stato ha già messo in conto di incassare più di 150 milioni di euro. Finora, secondo quanto riportato dal Sole 24 ore, solo alcune migliaia di persone avrebbero già pagato, e peraltro sarebbero pronte a fare ricorso per farsi restituire la somma, visto che per gli altri i tempi sono stati allungati.
Insomma, la multa non si può cancellare (per il momento) anche perché lo Stato non sa dove trovare i 150 milioni di euro necessari a coprire il ‘buco'. Il rinvio fino alla fine dell'anno potrebbe dare il tempo per individuare questi soldi, e poi eliminare definitivamente la sanzione. Anche perché, senza un nuovo rinvio, già nelle prossime settimane la macchina dell'Agenzia delle Entrate dovrebbe riavviarsi, e inizieranno a mobilitarsi anche coloro che dovrebbero pagare: finora, ci sarebbero stati circa 1.400 ricorsi al giudice di pace.